Quinta sconfitta stagione, quasi tutte arrivate nella stessa maniera: l'Inter attacca, crea, domina ma poi si distrae e perde la partita:

news
Juve, Napoli, Milan e Atletico: l’Inter cade sempre nei soliti errori banali. E sui corner…
"Nei primi sei corner dell’Atletico la squadra schierata a zona ha contenuto come si dovrebbe sempre fare, sul settimo al 93’ la testa era evidentemente altrove e nessuno si è accorto dell’arrivo prorompente del centrale di Simeone. La fotografia del momento è, a suo modo, rivelatrice: 10 nerazzurri a guardare la palla, mentre 5 giocatori dell’Atletico, l’esatta metà dei rivali, irrompono da dietro. La novità tattica del romeno, rispetto alla precedente marcatura a uomo su angolo pretesa da Inzaghi, è uno dei cambiamenti radicali del sistema Chivu. Non è certo sbagliata in partenza, ma serve un metodo preciso per non “perdere” l’avversario e, soprattutto, una concentrazione feroce che questa Inter spesso non ha. Anzi, il perpetuarsi di questi variegati errori dietro pone l’Inter in una condizione mentale delicata: che l’allenatore debba fare sedute sul lettino è ormai noto, ma andando avanti così la parcella dell’analista schizza alle stelle", scrive La Gazzetta dello Sport.
"Non è la prima partita che i nerazzurri avrebbero meritato ai punti e che, invece, terminano con un pugno di mosche in mano. Ognuna è diversa dalle altre, ma c’è un filo sottile che lega le cadute contro Juve, Napoli, Milan e Atletico: cadere nei soliti errori banali, palloni persi sanguinosamente, ultimi passaggi sbagliati e stavolta, appunto, marcature deboli. La necessità di più qualità e più mentalità è evidente, a partire dalla difesa che ieri è stata rimescolata in forma diversa dal solito: non solo ha riposato Acerbi, ma pure De Vrij, atteso all’inizio, ha visto la battaglia dalla panchina. Akanji da centrale ha mostrato qualche ruga e, alla sua destra, Bisseck è tornato nella vecchia posizione", aggiunge il quotidiano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA



