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Il quotidiano La Repubblica parla questa mattina di un'indagine della Procura della Federcalciosull'AIAe in particolare sul presidente Zappiche potrebbe finisce a processo (sportivo). "Pressioni sui vertici per sistemare Orsato e Braschi come designatori. Scontro con la Figc, l'Aia può essere commissariata", titola il quotidiano.
Il racconto nell'articolo parla di un atto di chiusura di indagini su Zappi che avrà tempo 15 giorni per depositare le sue memorie difensive. "Il rischio, concreto, è del rinvio a giudizio al Tribunale Federale. Un processo sportivo al capo degli arbitri italiani. Tanto basta, i precedenti insegnano, per portare la Figc a commissariare l'Aia, sempre che Zappi non decida di fare un passo indietro. Al momento non sembra averne alcuna intenzione", si legge sul giornale italiano.
I rapporti tra la Federazione italiana e l'AIA vengono descritti come tesi da tempo con il presidente Gravina che vuole riformare il sistema arbitrale di Serie A e vorrebbe sottrarlo al controllo dell'AIA per "rendere i direttori di gara, anche contrattualmente, professionisti e autonomi, in un modello più simile a quello della Premier League".
"La vicenda è nata la scorsa estate, quando Zappi ha deciso di riformare gli organi tecnici delle categorie inferiori. Voleva far posto a Daniele Orsato, nominandolo designatore per la serie C, e a Stefano Braschi, per la serie D. Una mossa che però non poteva fare in autonomia: prima era necessario convincere i designatori in carica — Ciampi per la C, Pizzi per la D — a dimettersi. Per riuscirci, questa sarebbe l'accusa, avrebbe offerto ai due uscenti di conservare lo stesso livello di gratificazione economica in un altro incarico. C'è però un ma: la cassa è della Federcalcio, l'Aia non è autonoma nell'erogare quei soldi", si legge nell'articolo di Repubblica.
L'AIA dal canto suo lamenta un taglio netto del contributo FIGC per gli arbitri di oltre 500mila euro nel 2025. Alla base dell'inchiesta ci sarebbe un esposto di un arbitro internazionale che avrebbe denunciato di aver ricevuto pressioni per dimettersi. Ma la stessa persona avrebbe presentato una querela in Procura dichiarando di non aver mai firmato esposti. Ma intanto l'inchiesta sportiva era partita.
(Fonte: La Repubblica)
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