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Sacchi: “Inter, c’è un errore da correggere altrimenti si rischia. Non sarebbe meglio se…”

Andrea Della Sala Redattore 
Del duello tra Inter e Juve e della prestazione dei nerazzurri contro il Verona ha parlato, a La Gazzetta dello Sport, l'ex tecnico

Del duello tra Inter e Juve e della prestazione dei nerazzurri contro il Verona ha parlato, a La Gazzetta dello Sport, l'ex tecnico Arrigo Sacchi:

Il duello è affascinante e tiene il pubblico con gli occhi incollati al campo e al televisore. Inter e Juventus distanziate di soli due punti in classifica al termine del girone d’andata: ciò significa, a meno di clamorosi ribaltoni, che arriveranno fino in fondo a giocarsi lo scudetto. A mio avviso, e a livello teorico, soltanto il Milan potrebbe dare fastidio alle due contendenti, ma si dovrebbero verificare una serie di circostanze particolarmente favorevoli ai rossoneri che, comunque, ho visto in crescita a Empoli. Le squadre di Simone Inzaghi e di Allegri sono state le più continue, le più regolari e hanno mostrato di avere uno stile. Che magari non piace a tutti, però c’è. E lo si è visto pure nelle partite dell’ultima giornata. Sia l’Inter sia la Juve le hanno vinte nei minuti finali, con non poca sofferenza, pur affrontando avversarie di bassa classifica. Questo dice che il campionato italiano non è magari il più spettacolare, non incanta per bellezza, ma è tremendamente difficile: ogni sfida è una battaglia e se non si è ben preparati si rischia di andare incontro a brutte figure.

"Pensiamo all’Inter. Ha un’idea di gioco e cerca di svilupparla, però le manca una cosa: il pressing. Così il Verona, sabato a San Siro, veniva fuori dalla propria area e dalla propria metà campo tranquillamente, senza opposizione. I nerazzurri si chiudevano per ripartire negli spazi, ma io dico: non sarebbe meglio fare un pressing più offensivo e cercare di rubare il pallone vicino all’area avversaria? In questo modo si creerebbero seri problemi ai rivali, li si manderebbe in confusione e li si costringerebbe a giocare a ritmi vertiginosi. Inoltre, cosa tutt’altro che trascurabile, gli avversari perderebbero certezze e autostima, avrebbero paura a fare anche la giocata più semplice. E l’Inter potrebbe giovarsi di questo atteggiamento, sarebbe più euforica e imprevedibile".

"Noto invece che i tre centrocampisti vanno spesso in ritardo quando si tratta di portare il pressing e così vengono saltati. Ma questo errore deve essere corretto, altrimenti si rischia. A livello di qualità tecniche e fisiche i nerazzurri non hanno nulla da invidiare alle altre. Hanno giocatori di classe, sono bravi quando devono attaccare in contropiede, gestiscono bene il pallone, i centrocampisti si muovono con ottimi sincronismi, e anche sulle fasce c’è una buona spinta. Si tratta di colmare quell’unica lacuna: la mancanza di pressing, appunto. Se ci riusciranno, e ne hanno le possibilità, io credo che possano raggiungere grandi traguardi sia in Italia sia in Europa".


 

 

 


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