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Suarez, intercettazioni: “Non spiccica na parola di italiano, parla all’infinito. Ma te pare che lo bocciamo?”

"Non coniuga i verbi'' e ''parla all'infinito''. Così parla uno degli indagati nel caso delle irregolarità nell'esame di Italiano, svolto dal calciatore Luis Suarez

Redazione1908

"Non coniuga i verbi'' e ''parla all'infinito''. Così parla uno degli indagati nel caso delle irregolarità nell'esame di Italiano, svolto dal calciatore Luis Suarez all'università per stranieri di Perugia per ottenere la cittadinanza, in un'intercettazione nel decreto di sequestro probatorio emesso dalla procura di Perugia e visionato dall'Adnkronos.

Le intercettazioni, riportate nel decreto di perquisizione, rivelano la farsa organizzata in occasione dell’esame di Suarez.

''Comunque allora...tornando seri...hai una grande responsabilità perché se lo bocciate ci fanno gli attentati terroristici''. Così uno degli indagati nell'inchiesta sul caso delle presunte irregolarità nell'esame di italiano per la cittadinanza del calciatore Luis Suárez, secondo quanto contenuto nel decreto di sequestro probatorio che l'Adnkronos ha potuto visionare, si rivolge a un altro indagato che risponde: "Ma te pare che lo bocciamo! Oggi ho chiamato Lorenzo Rocca che gli ha fatto la simulazione dell’esame e abbiamo praticamente concordato quello che gli farà l’esame! Oggi c’ho l’ultima lezione e me la devo preparare perché non spiccica na parola”. L’interlocutore: “E che livello dovrebbe passare questo ragazzo... B1?”. E la risposta di una indagata: Non dovrebbe, deve, passerà perché con 10 milioni a stagione di stipendio non glielo puoi far saltare perché non ha il B1”.