"Nel calcio e nella comunicazione ci sono tante cose inaspettate, le devi saper ricevere da uomo. Ci siamo fermati, abbiamo riflettuto e abbiamo fatto leva sulla nostra amicizia, vogliamo rispettare il calcio, per noi è sacro, abbiamo iniziato un percorso che fa 5 mesi oggi, ce ne abbiamo messo 7 precedentemente prima di cominciare. Dopo un mese dal nostro inizio, abbiamo avuto delle possibilità di partnership, abbiamo parlato noi tre, perché noi ci muoviamo insieme, uniti e condividiamo tutto, con grandi aziende e delle holding importanti che avrebbero assecondato, avvicinato il nostro percorso. Delle cose non sono andate in porto, Urban Vision, con lungimiranza e ambizione, ci ha chiesto di poterci incontrare per sviluppare un discorso per irrompere del mondo dell'editoria coinvolgendoci come riferimento sportivo e calcistico per fare un percorso innovativo, che potesse uscire dal telefono usando nuove forme di comunicazione, per andare nei centri cittadini, nelle piazze"
"Questo è sempre stato l'obiettivo ventennale di Urban Vision che vuole diventare editoria, ha scelto delle macro aree da sviluppare. Li abbiamo incontrati un paio di mesi, abbiamo cercato di capire se ci fosse unione di intenti e abbiamo trovato persone straordinarie, professionisti esemplare e si incastravano nella nostra esigenza di crescere nel nome della comunicazione libera. Questo nostro messaggio libero vorremmo che arrivasse a più persone possibili, Urban Vision è stata allineata a noi, con confronti continui siamo arrivati ad oggi che con fierezza annunciamo che siete coinvolti voi, siete voi il nostro obiettivo. Se riusciamo ad entrarvi nella testa e nel cuore, avendo più possibilità e spazi per incontrare, allora Viva el Futbol e Urban Vision avranno centrato l'obiettivo di incrementare la rivoluzione"
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