Conte-Inter: no a Leao per evitare la beffa, rifiutò Anguissa. E il terrore ad Appiano…

Il primo mercato estivo fa già sorgere tensioni spropositate, secondo Antonio Conte i programmi procedono con eccessiva calma ("Pensavo di essere più avanti: rispetto ai piani concordati con la società, siamo in ritardo sia nelle uscite che nelle entrate. Abbiamo la necessità di snellire e creare un gruppo, con la società abbiamo la stessa visione. Resto fiducioso ma dobbiamo darci una mossa, per me è importante avere tempo per lavorare con i giocatori”),  dice Conte al termine di una amichevole il 19 luglio del 2019) e tutto ciò generava turbamenti nello stato d’animo del tecnico. L’Inter si ritrova a dover sostituire Mauro Icardi e la richiesta di Antonio Conte è quella di prendere Romelu Lukaku, un obiettivo che però finisce più volte sul punto di sfumare perché l’allora presidente, Steven Zhang, riteneva eccessive le richieste dello United. Tentennamenti che mandano il tecnico su tutte le furie.

Ma non è tutto, nelle settimane precedenti all’acquisto di Lukaku, il direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio, informa Conte della possibilità di chiudere con Rafael Leao in poche ore, ma specificando che successivamente avrebbe concluso anche per Lukaku. Di fronte a questa possibilità Conte si irrigidisce, il tecnico annusa il rischio e capisce che l’arrivo di Leao potrebbe in realtà escludere quello di Lukaku, così decide di opporsi categoricamente all’arrivo del portoghese, facendo saltare una trattativa ormai impostata e pronta per essere chiusa. Con il senno di poi e molto tempo dopo, in viale della Liberazione hanno ammesso che molto probabilmente, nella circostanza specifica, Conte ci aveva visto lungo e che con Leao in rosa, Zhang non avrebbe compiuto un ulteriore sforzo per assicurarsi anche l’ex United. Dopo una lunghissima trattativa arriva la fumata bianca con i Red Devils e il 9 di agosto il belga varca finalmente i cancelli di Appiano Gentile. Per Conte è un giorno speciale e può avviare la sua rivoluzione culturale.