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Materazzi: “Champions? Juve messa male. L’Inter ha un fuoriclasse in panchina”

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Ai taccuini de Il Mattino, Marco Materazzi, ex difensore dell'Inter, ha parlato anche della corsa agli altri tre posti in Champions League

Marco Macca

Il conto alla rovescia dell'Inter è cominciato, ma queste ultime otto giornate di Serie A offrivano tantissimi spunti interessanti non solo in ottica scudetto. Ai taccuini de Il Mattino, Marco Materazzi, ex difensore nerazzurro, ha parlato anche della corsa agli altri tre posti in Champions League:

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LOTTA CHAMPIONS - "Chi va in Champions? Vedo male la Juventus. Qualche settimana fa avrei detto che il Milan avrebbe perso punti, ma invece sta tenendo un ritmo importante e merita di andare in Champions. L’Atalanta va a tutta forza, mentre la Juventus è quella che vedo peggio. Il prossimo turno con Napoli-Inter e Atalanta-Juventus potrà essere molto importante".

GATTUSO - "Come vedo Gattuso? Come sempre. Come il solito e vero Rino. Già al Milan ha dimostrato di poter togliere il disturbo lasciando tantissimi soldi senza che venisse calpestata la sua dignità. Ha saputo aspettare, ha accettato la chiamata del Napoli e nonostante tutti i problemi che ha avuto in questi due anni ha rilanciato la squadra in un momento difficilissimo e un anno fa ha conquistato la Coppa Italia alla ripresa della stagione. Penso il Napoli sia la squadra che gioca il calcio migliore di tutto il campionato".

COSTRUZIONE DAL BASSO - "Partiamo dal presupposto che non mi fa impazzire, ma nel caso del Napoli lo fanno con concretezza. Ai miei tempi l'obiettivo era superare 40 metri e allora poteva bastare un lancio: adesso i metri sono 90 perché tutti pressano alto. E, quando trovi squadre organizzate bene come il Barcellona, devi stare ancora più attento, perché poi sono ad due passi dalla tua porta e sono pronti a farti male".

NAPOLI-INTER, GATTUSO-CONTE - "Si sfidano due fuoriclasse in panchina. Napoli e Inter hanno due obiettivi e due filosofie di gioco molto diverse, ma gli allenatori vivono la partita in maniera molto simile. Sarà una bella gara anche se l'Inter non è brillante come squadra. Rino ed io siamo cresciuti insieme. Basti pensare che io lo chiamo figlioccio e lui mi chiama padrino. Ma quando c'era il derby non ci si guardava manco in faccia. In campo era guerra. Entrambi abbiamo un carattere molto forte".

(Fonte: Il Mattino)

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