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Sei anni fa la scalata dell’Inter al tetto del mondo, Santon e Biabiany con gli eroi del triplete

Il difensore e il centrocampista sono gli unici reduci della squadra che conquistò il Mondiale per club ad Abu Dhabi

Francesco Sicilia

Quindici dicembre 2010. Esattamente sei anni fa iniziava la scalata dell'Inter al tetto del mondo. Da Moratti a Zhang, passando per Thohir. Da Benitez a Pioli, passando per una serie di allenatori. Dalla maglia piena di toppe per il triplete al nono posto in campionato di oggi. Tutto è cambiato da quel giorno tranne... Santon e Biabiany. Sono loro, seppur dopo aver lasciato la Pinetina ed esser tornati, gli unici "superstiti" dell'Inter campione del mondo. Il terzino lanciato da Mourinho scese in campo negli ultimi dieci minuti della semifinale contro i coreani del Seongnam. Entrò al 79' al posto di Chivu, quando ormai il risultato era stato acquisito: 3-0 con le reti di Stankovic, Zanetti e Milito. Più rilevante la comparsata di Jonathan Biabiany. L'esterno francese venne impiegato da Benitez nella finale contro i congolesi del Mazembe. Dentro al 70' per l'eroe del triplete Milito, Biabiany riuscì a segnare il definitivo 3-0. Il sigillo finale dopo gli acuti di Pandev ed Eto'o. Il 18 dicembre 2010, l'Inter diventò campione del mondo sotto il cielo mediorientale di Abu Dhabi. Sono solo passati sei anni, sembra una vita fa. Anche per Santon e Biabiany. Il difensore non riesce a ritagliarsi un posto da titolare nell'Inter dimessa di oggi, il centrocampista offensivo sembra scomparso dai radar.

Francesco Sicilia