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Collina ricorda poi che "parlando ai media dopo il Business Meeting annuale dell'Ifab tenutosi a Londra proprio il mese scorso, il 28 novembre, ho affermato che la violenza e gli abusi verbali e fisici contro gli arbitri sono un 'cancro' che può costare la vita al calcio. Un arbitro non può essere picchiato a causa di un decisione che ha preso, anche se sbagliata. La sua macchina non può essere bombardata o incendiata a causa di un calcio di rigore".
"Purtroppo non si tratta di un'esagerazione, poiché in alcuni paesi si sono viste autobombe e auto incendiate - sottolinea l'ex arbitro ora dirigente Fifa -, e non così raramente. Da 'vecchio' arbitro sono particolarmente grato al Presidente della Fifa Gianni Infantino per le sue parole e per la solidarietà espressa personalmente ad Halil Umut Meler. È una responsabilità per tutti coloro che amano il bel gioco agire e fare qualcosa. Prima che sia troppo tardi, prima che questo cancro uccida il calcio".
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