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Wilmots: “Non possiamo permetterci il lusso di mandare a casa Lukaku. È in buone mani…”

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Intervistato da Nieuwsblad, l'ex c.t. del Belgio paragona le situazioni di Benzema e Romelu Lukaku

Gianni Pampinella

La Francia e Didier Deschamps devono rinunciare a Karim Benzema. Un infortunio muscolare patito in allenamento, ha costretto l'attaccante ad alzare bandiera bianca, niente Mondiale per il Pallone d'Oro. "Capisco perfettamente perché Deschamps ha preso questa decisione. Starà fuori per due o tre settimane, sembra, quindi in teoria potresti ancora sperare che torni in semifinale o in finale. Ma bisogna ricordare che un infortunio muscolare è molto pericoloso. Inoltre serve chiarezza, perché quando sei infortunato maggiore è l'attenzione che la stampa", dice l'ex c.t. del Belgio Marc Wilmots. "Soprattutto quando si tratta del Pallone d'Oro, perché con lui vendono giornali. L'ho sperimentato nel 2016, quando ogni giorno dovevo rispondere alle stesse domande su Nicolas Lombaerts, anche dopo averlo mandato a casa secondo il nostro protocollo su consiglio del medico".

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"Quell'attenzione mediatica sugli infortunati non è fastidiosa solo per il Ct, ma anche per gli altri giocatori. Lukaku? È diverso. Tanto per cominciare, la Francia ha ancora Mbappé, Griezmann, Giroud, Dembélé e Coman davanti. Potevano farcela anche senza Benzema quattro anni fa. Non abbiamo quel lusso. Come Lukaku non ne abbiamo due, quindi dobbiamo correre il rischio. Anche lui è in buone mani, ovvero quella di Lieven Maesschalck. Lieven è stato anche il fisioterapista che mi ha preparato nel 2002. Inoltre ora il Ct della Nazionale avrà stilato un protocollo con il giocatore e lo staff medico e se tutto andrà bene, Lukaku sarà pronto già dalla terza partita. Certo, qualcosa può sempre andare storto". 

(Nieuwsblad)

 

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