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Conte: “C’è tanta voglia di ricominciare. Eriksen si è ambientato. Classifica? Non c’è un abisso”

L'allenatore nerazzurro ha parlato attraverso i canali nerazzurri alla vigilia della partita contro la Sampdoria

Eva A. Provenzano

Il campionato riprende e l'Inter si prepara ad affrontare la gara contro la Sampdoria. Era stata rinviata a febbraio. Antonio Conte parla attraverso i canali nerazzurri alla vigilia della partita contro la formazione di Ranieri. Queste le parole del tecnico interista:

-Quanta voglia c'è di ricominciare?

«Abbiamo molta voglia di ricominciare: è normale, allenarsi e basta non è il massimo. Abbiamo bisogno di gare ufficiali. Noi abbiamo lavorato tanto per farci trovare pronti, ci aspetta un rush finale davvero impegnativo».

«Abbiamo sfruttato questo periodo per lavorare dal punto di vista fisico e tattico. Abbiamo cercato di lavorare per cercare di migliorare di più, studiando anche diverse soluzioni anche in corso di gara. Eriksen: ora si è totalmente ambientato nella nostra realtà. Cerchiamo anche di trovare delle caratteristiche di gioco adatte ai giocatori in rosa. Sono contento di come abbiamo lavorato, abbiamo implementato le conoscenze già apprese durante i mesi precedenti di lavoro. Questo stop ci ha dato la possibilità di riflettere e migliorare sono contento perché abbiamo lavorato bene e abbiamo anche nuove soluzioni».

-Fare più attenzione anche a quello che si dice in campo... 

Sì, anche se sinceramente per me è sempre difficile. Senza il pubblico cerco di avere contatto con i calciatori. La nuova normativa sui cambi penso che sia giusta perché giocheremo ogni tre-quattro giorni. Con il caldo non sarà semplice e perciò avremo bisogno di tutti quanti. Abbiamo lavorato anche da punto di vista, cercando di mischiare tutti i calciatori. Sono molto sereno: so che ognuno dei miei ragazzi sa quello che deve fare, sia se gioca dal primo minuto sia se subentra.

-Gli orari delle partite, cosa cambia a livello organizzativo? 

«Faremo valutazioni anche da questo punto di vista. La programmazione di un match alle 21:45 impone una organizzazione attenta della giornata nelle sue varie fasi, tra colazione, pranzo e break. Avremo 13 partite ravvicinate e abbiamo anche deciso che i giocatori non staranno in ritiro ma dormiranno nelle loro case. Sarebbe un ritiro al giorno. Anche all'estero utilizzano questo sistema con il ritrovo il giorno partita: all'estero è un metodo consolidato. È una situazione muova, porterà modifiche importanti e magari scopriremo cose importanti da poter utilizzare anche in futuro». 

-Hai pensato nella testa di Ranieri che tipo di Samp c'è?

«Ogni allenatore cerca di prevedere che sistema di gioco attuare.  Ranieri che, oltre ad essere un ottimo allenatore, è anche un mio amico, che frequento spesso, ha fatto una cosa bellissima con il Leicester. Gli auguro il meglio... da dopo la nostra partita». 

-Il distacco dalla vetta?

«Dobbiamo cercare di vincere il recupero contro la Samp e andremmo a sei punti dalla prima, con dodici gare ancora da giocare. Non è un distacco abissale. Abbiamo lavorato bene, in maniera intensa tatticamente e fisicamente: ho percezioni positive ma devono arrivare conferme dal campo. Ci vogliamo giocare questo finale al massimo senza avere preclusioni e senza porci limiti. Il margine d'errore è minore rispetto a chi è davanti ma c'è voglia, entusiasmo e passione e credo che l'Inter sia cresciuta da tutti i punti di vista. Ho fiducia sia per il presente che per il futuro». 

-Vuoi mandare un saluto ai tifosi che hanno sentito la mancanza del calcio? 

«Ovviamente loro soffrono l'impossibilità di essere allo stadio e questa assenza pesa anche a noi, l'avvertiamo. Ci auguriamo che questo periodo così complicato passi perché abbiamo bisogno di un ritorno alla normalità, abbiamo bisogno dei nostri tifosi nerazzurri, della gente che viene allo stadio, il calcio ha bisogno di tutti. Ci auguriamo quanto prima di abbracciare i tifosi interisti».

(Fonte: Inter TV)

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