Non una semplice scelta tecnica, tattica e caratteriale ma un vero e proprio "test d'ingresso". Il metodo Conte prevede l'intervento diretto dell'allenatore per verificare le reali motivazioni del candidato. "Raccontano, per esempio, che quello con Alexis Sanchez di agosto sia stato particolarmente accurato e approfondito. Esame superato, ovviamente, tanto che poi l’attaccante è arrivato ad Appiano".
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Inter, che retroscena: Conte fa test d’ingresso a ogni potenziale acquisto. E Lazaro…
La Gazzetta dello Sport rivela un interessante retroscena sulla scelta dei calciatori sul mercato dell'allenatore nerazzurro
A svelare il retroscena è La Gazzetta dello Sport: "C’è un momento, nella trattativa per un nuovo acquisto, in cui l’allenatore interviene in prima persona. Più o meno a metà dell’affare, ovvero quando i dirigenti hanno incassato la disponibilità e capito la fattibilità dell’operazione, e prima ancora di entrare nella fase conclusiva. È allora che il tecnico chiede di poter avere un colloquio diretto con il giocatore. Non un semplice saluto, neppure un sondaggio di tre minuti, come fanno molti (non tutti) suoi colleghi.
Conte sottopone il suo potenziale nuovo giocatore a un lungo confronto, dal quale l’allenatore cerca di capire se il ragazzo ha le motivazioni giuste, se è disposto a seguire i suoi metodi di lavoro, se insomma ha tutte le caratteristiche per diventare parte integrante del gruppo di domani. È un test d’ingresso, appunto. Forse sarebbe più giusto definirlo uno 'stress test'".
Per l'allenatore nerazzurro, il test rappresenta un passaggio fondamentale per arrivare a calciatori motivati e mettere da subito le fondamenta al gruppo:
"È grazie a quel colloquio che Conte di fatto comincia a costruire il gruppo. Il tecnico mette in chiaro le cose subito con il giocatore: lui non vuole sorprese, ma lo stesso nuovo acquisto sa già cosa lo aspetta.
Ecco perché non ci sarà mai un calciatore arrivato in estate che poi non sarà mai coinvolto nel progetto tecnico. Lazaro è l’ultimo esempio: Conte ha atteso il momento giusto, l’ha lanciato titolare fuori casa per dribblare la pressione di San Siro e ora ha un titolare in più".
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