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Bivio Eriksen, le scelte dell’Inter alimentano le sue perplessità. Due strade in caso di sacrificio

Il danese potrebbe finire sul mercato dopo soli sei mesi e l'Inter valuta la strategia da intraprendere per il giocatore ex Tottenham

Andrea Della Sala

Dopo sei mesi di alti e bassi e un finale di stagione con più panchine che partite da titolare, l'Inter deve decidere il futuro di Eriksen. Nel 3-5-2 di Conte si adatta a fatica, il cambio modulo per il tecnico al momento non sembra essere un'opzione e quindi c'è anche l'ipotesi che il danese possa finire sul mercato.

"Le ultime notizie in casa Inter alimentano la perplessità, alla luce di queste sentenze o presunte tali: Sensi riscattato, Vidal in arrivo, Kanté sogno, Barella intoccabile. Bene, se tutti gli incastri fossero quelli giusti, quali sarebbero gli spazi di Eriksen? Un’altra domanda si impone su altre: siamo sicuri che il genietto danese avrebbe la certezza di essere titolare come aveva capito o intuito a gennaio, decidendo di anticipare il suo addio al Tottenham? Tutto abbiamo fuorché la suddetta sicurezza, quindi sarebbe il caso di chiarire prima perché uno come Eriksen non merita nuovi parcheggi.

Se si decidesse per il via libera, sarebbe una scelta legata alle difficoltà tattiche, ma inopportuna perché uno come Chris ha bisogno di spazio e luce. Il sacrificio (ripetiamo, da evitare) consentirebbe due strade: realizzare il massimo da una sua cessione per fare plusvalenza, destinando quella cifra al mercato in entrata; utilizzarlo come succulenta pedina di scambio per arrivare a qualche obiettivo dichiarato (anche Kanté, perché no?). Noi pensiamo che Eriksen debba essere un enorme patrimonio tecnico per l’Inter, ma se diventasse una sopportazione sarebbe il caso di chiarirlo prima, in modo che non emergano i rimpianti da ottobre in poi", si legge su Gazzetta.it.

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