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ESCLUSIVA Amadeus: “Inter, ecco la tua canzone di Sanremo. Col City non siamo spacciati”

Amadeus Inter
Sensazioni e opinioni del noto conduttore e tifoso nerazzurro ai microfoni di FCINTER1908.IT a pochi giorni dalla finale di Champions League

L'ora X si avvicina, ma lentamente. I minuti che passano logorano chi aspetta quel momento più di ogni altra cosa. Sogno od ossessione, non fa differenza. L'attesa è estenuante per tutti, perché la posta in palio è la più alta di tutte. Le ansie e le speranze di Simone Inzaghi e i suoi ragazzi sono le stesse di tutti i tifosi dell'Inter come Amadeus, intervenuto in esclusiva ai microfoni di FcInter1908.it proprio per parlare dell'avvicinamento alla finale di Champions League.

 Amadeus, grazie per la disponibilità nonostante i numerosi impegni. Tra l'altro, abbiamo appreso sarai direttore artistico per la quinta volta del Festival di Sanremo, eguagliando il primato di Mike Bongiorno e Pippo Baudo.


"E' veramente un onore, lo dico con grande sincerità. Pensare solo di eguagliare due mostri sacri della TV è una grandissima gioia. Ho avuto l'onore di conoscere Mike e di avere un bellissimo rapporto con Pippo, che mi ha dato tanti consigli prima di iniziare Sanremo. Tutti quelli che fanno spettacolo dovrebbero ringraziare gente come loro, Costanzo e altri. Chi fa il nostro mestiere in qualche maniera si è ispirato a questi grandi nomi".

E sarà la chiusura di un cerchio.

"Sì, lo confermo".

Intanto la finale di Istanbul si avvicina. I numerosi impegni ti aiutano anche a gestire l'ansia per sabato o è già un pensiero fisso?

"E' assolutamente un chiodo fisso. Quando faccio Sanremo riesco a gestire l'ansia, quando gioca l'Inter no. E' incredibile, ma è così. Faccio il conto alla rovescia, aspetto questo sabato comunque anche con felicità. Voglio godermi il fatto di essere in finale di Champions League. Scriveranno sulla Coppa il nome della squadra che avrà vinto, ma da interista mi sento di dovermi godere anche il momento perché non è da tutti arrivare all'ultimo atto della Champions. Sarebbe ovviamente un sogno se l'Inter vincesse".

Quale potrebbe essere la colonna sonora della stagione dell'Inter?

"Mi viene da pensare subito alla canzone 'Due Vite' di Mengoni, perché è come se l'Inter avesse avuto due facce in questa stagione. Quella bella delle Coppe e quella decisamente meno bella in campionato, ma per fortuna con un finale di stagione ottimo. Quelle 12 sconfitte pesano, perché hanno condizionato la stagione di una squadra che avrebbe potuto giocarsela con il Napoli alla pari, senza nulla togliere agli azzurri. 'Due vite' perché sono sembrate quasi due Inter diverse".

Inter Inzaghi

E' davvero spacciata l'Inter?

"Assolutamente no. La forza del Manchester City è oggettiva, nessuno può avere dubbi da questo punto di vista. Partire sfavoriti può anche essere un vantaggio per l'Inter, tra l'altro in partita secca non esistono risultati ovvi e scontati. E' giusto dire che l'Inter dovrà disputare la partita perfetta se vuole avere la possibilità di batterli, ma allenatore e giocatore non partiranno sconfitti in partenza".

Rituale particolare? Dove la vedrai?

"Purtroppo non sarò a Istanbul. Lavorerò fino a sabato mattina anche per il Festival, poi al pomeriggio potrò tornare a casa a Milano e la vedrò con mia moglie e mio figlio. Rigorosamente in piedi, perché non riesco a star seduto quando gioca l'Inter. Soffrirò per il tempo che ci sarà da soffrire, sperando di restare sveglio tutta la notte, ma in senso positivo".

Il giocatore che più ti ha colpito quest'anno?

"Di tanti, devo dire. Quando una squadra arriva a certi traguardi, vuol dire che in diversi sono stati protagonisti. Da Lautaro, che si è caricato l'attacco sulle spalle, a Dzeko che ha fatto un'annata bellissima. Amo molto Calhanoglu, ma anche Mkhitaryan è tornato grande, oltre a Barella, miglior centrocampista. Lo stesso Acerbi, scommessa vinta di Inzaghi, o anche Darmian, diventato imprescindibile. Mi sono piaciuti Onana, Dimarco, ma tutti devo dire. Bravi davvero".

Inter Inzaghi

Tornato a disposizione anche Milan Skriniar, che in ogni caso chiuderà la sua avventura sabato. Dispiaciuto per come è finita?

"Mi è dispiaciuto per lui, si è perso grandi soddisfazioni. L'Inter va avanti con la grande intuizione di Inzaghi che ha messo Darmian, bravo a non far rimpiangere il compagno. Credo che se tornasse indietro, proverebbe a chiudere la sua avventura in maniera diversa. Si perde delle occasioni che non si sa se avrà modo di rivivere ancora. Glielo auguro, ma intanto sarà spettatore a Istanbul. Non conosco le situazioni tra lui e società, ma in questo momento ci ha rimesso più lui".

Non ti chiedo un pronostico...

"Assolutamente. Non lo faccio mai, anche perché non li azzecco mai. Sono sicuro sarà una partita combattuta, dico solamente questo. Di più non voglio (sorride, ndr)".

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