ESCLUSIVA Facchetti: “Che errore conferma WM. Sacchi? Inter è diversa. Touré? Più sereno se…”

Gianfelice Facchetti era tra gli ospiti, stamattina, di Football Heroes, mostra presentata a Milano.Il figlio del grande Giacinto, ex capitano dell'Inter, è stato intervistato in esclusiva da FCINTER1908.IT, per parlare del presente e del futuro della squadra di Mancini ma non solo.

Gianfelice, la stagione ormai sta per finire con poche soddisfazioni. Come si può ripartire l’anno prossimo?Con una valutazione sicuramente attenta degli errori che sono stati commessi a partire dalla conferma di Mazzarri che è stato l’azzardo più grande che si è pagato poi, perché quando vai a cambiare allenatore a stagione in corso è sempre difficile rimettere tutto in ordine. Quindi sicuramente partendo da lì e da altre scelte sbagliate per poi cercare di capire cosa si vuole fare.

Chiaramente con Roberto Mancini in panchina..Credo che questa cosa non sia minimamente in discussione. E’ molto importante però che ci sia unità d’intendi tra guida tecnica e società anche in considerazione di quello che si vorrà fare e che ci si potrà permettere per ricostruire l’Inter.

Da interista vero, come lo sei tu, come hai preso le dichiarazioni di Sacchi?Penso che abbiano già risposto direttamente persone più vicine alla squadra come Moratti che ha detto che a volte capita di dire stupidate. Non penso ci sia da aggiungere altro nel senso che l’Inter, a parte il fatto che italiani in quella squadra erano presenti, si è sempre distinta nella sua storia rispetto ad altre squadre sulla gestione degli stranieri.

Yaya Tourè può essere l’uomo giusto per il rilancio dell’Inter?Sicuramente serve un po’ più di carisma in mezzo al campo per dare una mano alla squadra. Che sia lui o meno non lo so, questo lo deciderà la società con l’allentatore. Qualche dubbio potrei averlo sull’età, se fosse un giocatore con un paio di anni in meno sarei più tranquillo

Si sono dette anche tante cose tu Thohir. Secondo te il tifoso nerazzurro può stare tranquillo?Thohir sta lavorando bene partendo dal presupposto che c’è stato un cambiamento epocale. Arrivando da una cultura diversa e non avendo nessun legame nemmeno di tipo familiare con l'Inter  (come c'era per la famiglia Moratti) il cambiamento è grande e bisogna naturalmente dargli tempo per comprendere appieno i meccanismi e il significato dell'interismo.

SI RINGRAZIA GIANFELICE FACCHETTI  PER LA CONSUETA CORDIALITA' E SIMPATIA