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ESCLUSIVA Sconcerti: “Conte ‘eroe’ provocazione. La differenza tra Moggi e Facchetti…”

Ultimamente il suo nome se accostato all’Inter fa molto rumore. Lui è Mario Sconcerti, penna del Corriere della Sera e giornalista per Sky Sport. Il suo blog su corriere.it ha un nome che è tutto un programma: ‘Lo Sconcerto...

Alessandro De Felice

Ultimamente il suo nome se accostato all'Inter fa molto rumore. Lui è Mario Sconcerti, penna del Corriere della Sera e giornalista per Sky Sport. Il suo blog su corriere.it ha un nome che è tutto un programma: 'Lo Sconcerto Quotidiano'. Le sue opinioni sono spesso oggetto di critica e divisione. La redazione di FCINTER1908.IT ha deciso di intervistarlo in esclusiva, per parlare di calcio giocato e chiarire le questioni riguardanti Conte, Moggi e Facchetti:

Buonasera Dott. Sconcerti, cosa l'ha colpita di questa ultima Inter rispetto a quella che sino a poco tempo fa ha mostrato delle difficoltà contro Roma e Siena?Intanto l'organizzazione, ha trovato un equilibrio. Le squadre si dividono sempre tra chi ha un equilibrio di gioco e chi non ce l'ha. Quella non ce l'aveva. Adesso sono riusciti ad accettare tre attaccanti aggiungendo un mediano. Per cui un tipo di gioco è molto semplice: quello di dividere in due il campo. Sette giocatori addetti al recupero del pallone e lasciare completamente la manovra d'attacco ai tre attaccanti. Non c'è chi costruisce la manovra d'attacco. Ci sono i tre attaccanti che sono i migliori d'Italia che hanno il compito di segnare ed autocostruirsi i gol. In questo modo si riesce ad avere equilibrio.

Nella vittoria di Sabato scorso, lei riscontra più meriti dell'Inter o demeriti della Juventus?I meriti della Juventus sono finiti sul tiro di Marchisio sull'uno a zero. Dopo non ricordo un tiro in porta della Juve. Poi è stato progressivo l'entrare in campo dell'Inter. Aver subito il gol subito secondo me ha aiutato l'Inter delle tre punte perchè comunque ha reso una necessità quello che prima poteva sembrare un lusso. Sotto uno a zero, devi comunque cercare di recuperare. Sarebbe stato quindi molto probabile che Stramaccioni avesse inserito un'altra punta. Ma sinceramente è stata una partita per molto più di un'ora una partita abbastanza segnata vedendola dall'esterno. Vedendola da tifosi di una parte o dell'altra dava probabilmente una sensazione diversa, ma vedendola cosi per vedere calcio, si vedeva che la partita stava andando dalla parte dell'Inter. Andare da una parte è una cosa, poi riuscire a pareggiarla e vincerla è un'altra.

Fugando il campo da ogni equivoco: gli errori arbitrali di Sabato sono stati frutto di una cattiva gestione degli arbitri oppure di “malafede”?I tifosi dovrebbero imparare a fare una cosa: quando noi diciamo che un arbitro è in malafede diciamo che un arbitro è disonesto. Noi dovremmo dire 'io mi chiamo tizio e caio' e dare nome, cognome e indirizzo e dire che l'arbitro è disonesto; e prendersi le responsabilità legali che questo comporta. Responsabilità legali e civili. Ad esempio non possiamo dire che un giudice è disonesto. I tifosi dovrebbero imparare ad assumersi le responsabilità di quello che dicono adesso che tutti possono dire qualunque cosa e la rete ha dato questa straordinaria possibilità, bisogna capire che non si può dare del disonesto agli arbitri. Si può dire 'tutti i medici sono ladri', ma non 'il medico che si chiama Mario Sconcerti è un ladro'. Questo è un reato che fa rischiare penalmente, ma soprattutto fa pagare un sacco di danni.

Però proprio per avere un parere da una voce autorevole, chiedevo a lei di fugare ogni dubbio su quanto accaduto...Arbitri in malafede ci saranno che ne so, come ci sono medici, come ci sono pizzicagnoli in malafede. Ma se dovessi pensare che c'è un'organizzazione, semplicemente perchè forse c'è stata un'altra volta, che quella debba essere la regola normale, sinceramente mi occuperei di altre cose. Che gusto avrei a provare un gioco che considero falso. Non solo ma mi sembra strano lo possa pensare l'Inter che è quella che ha vinto di più in questi anni.

A Marzo lei affermò che temeva il fatto che si potesse bruciare un allenatore di talento come Stramaccioni. In seguito però ha cambiato idea. In che momento è avvenuto il cambio di opinione?Non c'è stata una mossa particolare. Ho capito che si stava occupando molto dei particolari. Io credo che tutto il problema del pensiero del mondo si divida in due parti: chi sta dietro alla teoria generale che è molto importante e chi sta dietro ai particolari. Se tu stai dietro ai particolari poi arrivi anche alla teoria generale, se stai dietro alla teoria generale è molto difficile il contrario. Ho sempre avuto molta stima di quelli che stavano dietro al particolare. Poi Stramaccioni non lo trovavo simile a me dal punto di vista di porsi nei confronti della gente. Questo mi rendeva sospettoso. Poi mi sono detto che la gente potesse essere giusta anche se non piace a me e ho cominciato a studiare Stramaccioni dal punto di vista del calcio e mi è piaciuto. Mi dava un po' fastidio questo suo cercare di piacere. Poi adesso pazienza, è un suo modo e lo usi, non posso dire nulla.

Parlando del 'caso Farina' sul suo blog mi colpì il fatto che lei disse che Conte era un doppio eroe: per aver taciuto e per aver a quel punto scontato una pena immeritata. La sua è stata una provocazione o c'era un fondo di verità a quanto detto?No, è stata assolutamente una provocazione, però la cosa vera è che in questo mondo, in un mondo mafioso, tacere paga. Qui l'unico che ha parlato è quello che è stato costretto ad andare via. E' veramente un fatto brutto. Bene allora ha fatto Conte a tacere. Questa è una conseguenza diretta, ma non è stato chiaramente un eroe per questo. Era una provocazione. Se vince chi tace abbiamo perso tutti.

Gli animi degli interisti si sono surriscaldati ultimamente quando lei ha posto sullo stesso piano due figure come quella di Moggi e quella di Facchetti...No no, ho fatto molto peggio ma non ho messo sullo stesso piano le figure di Moggi e Facchetti. Anche perchè non c'entrano niente. Cioè quello che bisogna capire è che la Juve ha pagato, è stata condannata e ha pagato. Adesso è finita per la Juve. La Juve non può più essere discussa. Era colpevole, e sottolineo era colpevole, ed ha pagato. Quindi basta. Adesso è di nuovo innocente. Mentre Facchetti se fosse stato colpevole, non ha pagato niente. Non si possono mai mettere sullo stesso piano Facchetti e Moggi. Nella fattispecie uno faceva molte più cose e organizzava molte più cose per addomesticare un risultato. Ma questa non è una mia opinione su Facchetti, c'è scritta nella requisitoria del pubblico ministero della Federcalcio. Facchetti ha fatto una lunga serie di atti non regolamentari. Nessuno giudica il grado di gravità. Sarebbe come dire che uno ha la febbre, uno ce l'ha a 40 e l'altro a 38. Cioè hai sempre la febbre. Palazzi dice che sono stati fatti una lunga serie di atti non regolamentari. Io non mi occupo di dire 'uno si o uno no'. Io mi occupo di dire: secondo lei è corretto dare un premio, visto che l'Inter ha avuto un premio, nonostante ci siano stati e sono documentati atti non regolamentari. Lasci stare se inferiori o non inferiori a Moggi. La Juve non c'entra niente anche perchè quando Facchetti chiedeva un arbitro, non lo chiedeva mica per la partita con la Juve, ma per l'avversario di quel giorno li. Voi sbagliate il punto di paragone: non è la Juve ma sono tutti gli arbitri stabiliti da Bergamo e Facchetti.

Il Pm Narducci ha affermato ai nostri microfoni che il punto su cui è ruotata tutta l'indagine però è stata la qualità delle intercettazioni...Siamo tra persone intelligenti, lei non si può rifugiare in calcio d'angolo. Narducci è un giudice e parla di qualità giudiziaria, il pubblico ministero cioè Palazzi ha la stessa valenza di Narducci.

Di solito però il pm lancia l'accusa ed è il giudice che deve valutarla...Infatti quello che dice Narducci è che Facchetti non faceva niente di criminale parlando con un arbitro. Palazzi dice invece che faceva qualcosa non di criminale, ma di non regolamentare. Questo lo dicono loro. Tanto è vero che invece aveva chiesto l'illecito sportivo. Lei mi permetterà anche che una terza persona, sia molto stupita che la federazione si sia dichiarata ininfluente sul giudizio e sulla prescrizione. E' molto strano e questo credo si possa considerare. Tornando all'inizio quindi non sono stato io a mettere sullo stesso piano Facchetti e Moggi. Il problema è questo, allo stesso modo di come Narducci dice “non ci sono qualità giudiziarie”, Palazzi porta intercettazioni peraltro penso dategli da Narducci o dal signore che lavorava per Moggi, arrivate dopo il 2006. E sono arrivate dopo la prescrizione. Non c'è dubbio che ci sia un pubblico ministero della federcalcio cioè lo stesso che ha mandato in B la Juve, la stessa qualifica, attraverso lo stesso tipo di cose che dice “qui ci sono cose non regolamentari” e chiede l'illecito. Non è colpa mia, però io sono tra quelli che posso dire 'scusi mi fai vedere meglio? Vogliamo fare un processo?'. Sono tra quelli che rimangono stupiti dal sentir dire dalla Federazione che la Federazione non c'entra niente. Allora mi chiedo 'chi c'entra?'. Dopo di che sento che gli interisti pensano pure di avere ragione e dico 'boh allora non so più dove sono'. Gli altri, quelli che hanno subito l'arte criminale di Moggi e delle telefonate non regolamentari di Facchetti, che devono dire?

In virtù di questo, considerando anche Lazio, Fiorentina e Milan che per quegli anni vennero penalizzate, lei avrebbe assegnato lo scudetto?No, non lo avrei assegnato perchè nessuno andava premiato. Il problema è questo, c'è una squadra che è uscita premiata. E' questo il punto, è il concetto di premio. Il fatto è tecnicamente chiuso per due motivi: l'Inter non andava punita, è in prescrizione, quindi è inutile porsi il problema se è colpevole o innocente. E' in prescrizione punto e basta; la Juventus è inutile parlarne perchè ha pagato. Poi che ci piaccia o no dobbiamo rispetto alla Juve perchè ha pagato.

Come è giusto che sia dopo che si compie un illecito e c'è stata una sentenza di colpevolezza...Non c'è più caso, manca tecnicamente. Resta un premio. Mentre è chiaro che nessuno doveva essere premiato. Credo, perchè non sono interista e non le so dire, che neanche agli interisti piaccia quello scudetto.

Quindi lei non lo avrebbe assegnato neanche a società più piccole, come ad esempio il Chievo Verona, di cui si è parlato in quell'anno...No, quello era uno Scudetto da non dare, perchè non c'era nessuno da premiare.

Ultima domanda: il campionato Primavera è intitolato alla persona di Giacinto Facchetti, cosi come il premio fair play della Gazzetta dello Sport dal nome “Giacinto Facchetti – Il bello del calcio”. In virtù di tutte queste parole, ritiene giusti questo tipo di encomi ricevuti dall'ormai scomparso ex Presidente dell'Inter?Certamente. Facchetti faceva quello che riteneva giusto. Facchetti è stata una splendida persona. L'ho conosciuto personalmente. Anzi facevo il cronista dell'Inter quando ero ragazzo.  Spesso Burgnich e Mazzola, ma qualche volta anche Facchetti, dalla Pinetina a Milano mi portavano loro. Io non avevo macchina, ero troppo ragazzo. Conosco Facchetti. Avere un comportamento non regolamentare non significa essere disonesti. Significa solo che la società non va premiata. Tutto qui.

SI RINGRAZIA MARIO SCONCERTI PER LA DISPONIBILITA'