La Francia ha perso la finale dell’Europeo 2016 senza di lei, poi ha vinto il Mondiale 2018 con lei. Quella sconfitta ha aiutato?Sì, perché ti fa crescere. Quando perdi una finale, ci vuole tempo per riprendersi, ma impari. Nei momenti difficili si cresce di più, perché ti metti in discussione. Abbiamo quell’esperienza nella nostra squadra, è una forza.
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Che ricordi ha della finale del 2020 con il Bayern?Era durante il Covid, quindi non il massimo. In più ero infortunato, quindi non ho giocato. Ma ho voluto comunque essere presente. Anche con quel contesto, le emozioni erano incredibili. È stato un po’ strano, ma alla fine capisci che non c’è nulla di meglio, a livello di club, che vincere la Champions League. Ero scatenato in panchina, perché non giocavo e volevo dare il mio contributo. Volevo farmi sentire, far sapere ai ragazzi che eravamo lì con loro.
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