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Calendario, Coppe, punti forti e deboli ma non solo: il confronto a un mese da Napoli-Inter

Matteo Pifferi Redattore 

Focus, infine, sul gioco: "La forza d’urto dell’Inter può essere davvero impressionante. L’ultima dimostrazione inequivocabile risale giusto al derby. Un pari voluto con tutte le forze, dopo tre pali, un “caso” discusso in area, e una pressione altissima con scambi veloci, incursioni, tiri e tanto possesso. Non tutti così i 90’ con il Milan, certo, ma l’Inter non è mai una squadra facile da affrontare: combina una dimensione fisica superiore con la tecnica di Bastoni, Calha, Micki, Thuram, Dimarco. Fin qui ha perso solo con il Milan (due volte) e il Leverkusen al 90’", si legge sulla Gazzetta.

Il Napoli è una squadra contiana atipica visto che gioca con la difesa a 4 e lo stesso Conte sta dimostrando elasticità tattica. Occhio poi al possesso palla: l'Inter è quella con il dato più alto (59,5%) che porta al maggior numero di tiri totali e segna tanto, ben 56 gol, 18 in più rispetto ai campani. "Per Conte il possesso non è un totem (53%), ma il Napoli tende comunque a controllare lo stesso il match, magari da un baricentro più basso, indulgendo meno alla manovra bassa, anche perché in mediana ci sono incursori come Anguissa e McTominay. E Lukaku, centravanti boa ideale, consente di lanciare lungo o di aprire spazi per gli assaltatori", la chiosa del quotidiano.