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FCIN1908 / Derby, la sconfitta brucia ma l’Inter non perde la serenità: c’è un diktat chiaro

FCIN1908 / Derby, la sconfitta brucia ma l’Inter non perde la serenità: c’è un diktat chiaro - immagine 1

L'umore ad Appiano Gentile dopo la sconfitta contro il Milan tra analisi degli errori e consapevolezze

Sabine Bertagna

La sconfitta nel derby ha lasciato l'amaro in bocca, è inutile girarci tanto intorno. Eppure nel primo tempo l'Inter ha dato una sensazione di forte supremazia. 70 minuti di grande dominio e proprio per questo aspetto quella di ieri è stata una partita un po' folle. Squadra sicura (forse troppo, dopo il temporaneo vantaggio?), fluida nel gioco e se vogliamo trovarle il difetto più grande che ha probabilmente segnato il corso della partita... troppo poco concreta. Della poca efficacia del nostro attacco, del poco cinismo sotto porta si può senz'altro parlare. Il risultato nel calcio diventa chiaramente lo spartiacque tra scelte giuste e scelte sbagliate. Una sera vinci con un gol al 120' e porti a casa un trofeo, qualche settimana dopo - facendo gli stessi cambi - non riesci a incidere e porti a casa una sconfitta. Il calcio funziona così da sempre anche se non è una grande consolazione ricordarlo.

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Se è cosa buona e ragionevole non dimenticarsi dei difetti più o meno grandi quando si vince, può essere un esercizio utile non gettare tutto alle ortiche in caso di sconfitta. Ieri poteva essere una buona occasione per lanciare un segnale forte al campionato, è questo l'aspetto che crea maggiormente malumore nella piazza. Distanziare il Milan e le altre squadre. Ma il cammino della squadra di Inzaghi non può essere cancellato da una sconfitta. Ora risplendono feroci solo i difetti: la rosa, la gestione della partita, i cambi di Inzaghi. Il vero brutto segnale di ieri sera è stato aver perso la testa concedendo agilmente ai giocatori del Milan di rientrare comodamente in partita con il coltello fra i denti. E' accaduto anche perché chi è subentrato non è stato in grado di dare l'apporto con la stessa intensità messa nelle precedenti partite. E come dice Handanovic ci sarà da lavorare su quei 15 minuti in cui un po' tutti hanno perso la testa, le distanze, la concentrazione giusta. Quel che conta è che in casa Inter nessuno abbia perso la serenità. Lucide analisi focalizzandosi sugli errori da non ripetere, sì. Disperazione suicida mandando tutto all'aria, no. Gli incidenti di percorso esistono.  E affinché il derby lo sia davvero, sarà necessario dimostrarlo nelle prossime partite.

 

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