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Gabigol: “Ho cambiato vita in Brasile. Flamengo? Affetto incredibile. Sogno il Mondiale”

Le parole del brasiliano

Marco Astori

Lunga intervista concessa da Gabigol, centravanti dell'Inter in prestito al Flamengo, ai microfoni della Fifa. Tanti i temi toccati dal brasiliano, tra cui la sua crescita e i suoi sogni futuri.

Hai giocato un'ottima stagione nel Santos nel 2018 e sei stato capocannoniere: pensi di aver raggiunto un altro livelloancora?

Penso di sì. Sono migliorato molto, sono felice perché sono ancora giovane. Ho cambiato molte cose della mia vita da quando sono tornato dall'Europa, quest'anno mi sono concentrato su questo. Ho un nutrizionista: amavo le torte e i dolci, ora non ne mangio più. Ho un cuoco, mangio sano. Ho un fisioterapista e altre persone che mi hanno aiutato, posso concentrarmi sul calcio. Ho raggiunto ottime statistiche con l'aiuto della mia squadra, ma voglio continuare a migliorare.

Hai già sorpassato Adriano e stai per diventare il terzo giocatore che diventa capocannoniere due volte di fila: come ti senti?

E' un grande onore, non merito di essere menzionato insieme ad Adriano e Zico. Sono leggende brasiliane, hanno vinto titoli per i loro club. Non ho ancora vinto niente e c'è molto da vincere, il Brasilerao e la Libertadores. I miei numeri sono il risultato del lavoro di squadra, non solo mio. Ringrazio i miei compagni e l'allenatore. Ammetto che voglio vincere col Flamengo, ma ovviamente se potessi diventare ancora capocannoniere, sarei molto felice.

Ti ha sorpreso il livello di passione dei tifosi del Flamengo?

Assolutamente, è inspiegabile. Ogni gara c'è il tutto esaurito, ovunque andiamo c'è enorme supporto. Sappiamo la storia del Flamengo, hanno la più grande fan base del Brasile: sono passionali, ma devi sentirlo sul campo per capirlo davvero. E' straordinario. La gente mi ama? Sono felice. Sono al Flamengo da poco: le vittorie e i gol aiutano, ma i tifosi sono stati con me fin dalla prima partita. L'affetto che hanno mostrato mi ha sorpreso, li ringrazio. Provo a ripagarli sul campo.

Recentemente sei tornato in nazionale: com'è andata?

E' stato incredibile. E' bellissimo essere nella Selecao, il mio paese, la più grande nazionale del mondo. Imparo sempre tante cose lì. Mi sono divertito, ho vestito per qualche minuto la maglia del Brasile. Il Mondiale? E' un grande sogno, è speciale. Ricordo il Brasile vincere nel 2002, anche se ero giovane. E ricordo il Mondiale del 2014 in Brasile. Non abbiamo ottenuto il risultato che volevamo, ma è stato uno spettacolo. Abbiamo grandi giocatori in ogni ruolo: devono accadere tante cose perché si avveri il mio sogno, ma provo a lavorare ogni giorno duramente per continuare a migliorare: mi piacerebbe esserci nel 2022.