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Inter: Pioli prova ad imitare Herrera ed Invernizzi? Nel 1965 e nel 1970…

A vedere Stefano Pioli, in questi giorni al lavoro alla Pinetina, tutto si può pensare, tranne che l'ex tecnico della Lazio non ci creda

Riccardo Fusato

A vedere Stefano Pioli, in questi giorni al lavoro alla Pinetina, tutto si può pensare, fuorchè l'ex tecnico della Lazio non ci creda. Certo il momento non è dei più facili, la Champions dista 11 punti, quella più concreta all’Europa League 7. Una rimonta così, con 23 turni da giocare, riporta alla mente due stagioni della storia interista. Entrambe si conclusero con lo scudetto. La squadra di Stefano Pioli non chiede così tanto. Basterebbe rientrare nella scia del treno europeo entro Natale per poi cavalcare l’attualità in attesa che l’equilibrio di squadra torni a regnare.

Nel 1964-65, campionato a 18 squadre. Alla diciannovesima giornata – e quindi un mese avanti circa rispetto alla situazione attuale – i nerazzurri si ritrovarono con il massimo svantaggio dal Milan: 7 punti che ricalcolati con i 3 punti a vittoria renderebbero il gap adesso di 12. Quindi anche peggio insomma. Proprio alla 19ª giornata partì la rimonta dei nerazzurri di Helenio Herrera, campioni d’Europa in carica, che si concretizzò alla 27ª giornata con l’aggancio a quota 42. Si sa che inseguire complica maledettamente la gestione delle energie e così il Milan scappò avanti subito dopo, tra il 28° e il 30° turno. Proprio alla trentesima curva, però, il sorpasso definitivo interista con i nerazzurri campioni d’Italia alla fine con 3 punti sul Milan. Nel 1970 il club era già passato da Angelo Moratti a Ivanoe Fraizzoli e in panchina Heriberto Herrera fu sostituito dopo 4 giornate (e 4 punti in classifica) da Giovanni Invernizzi, l’allora allenatore delle giovanili nerazzurre. Il cambio fu «orchestrato» dai senatori rimasti, Corso, Mazzola e Jair. E da lì in poi riprese anima l’Inter. Alla quinta giornata la squadra era staccata di 5 punti dalla vetta, due turni dopo addirittura 7. A 23 turni dalla fine del campionato, che era a 16 squadre, sarebbe stato di 11 punti calcolando le vittorie con i 3 punti. Tra il 18° e il 22° turno l’Inter azzera lo svantaggio e aggancia il Milan a 33 punti. La settimana successiva si concretizza il sorpasso con il successo dei nerazzurri a Catania per 1-0 e la contemporanea sconfitta dei rossoneri in casa contro il Varese. Si tratterà dell’allungo decisivo verso lo scudetto. A fine stagione Inter 46 punti, Milan 42.

(Gazzetta dello Sport)

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