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Inter, vittoria e ombra: ieri mentre si festeggiava al Mapei Stadium si aggirava un fantasma

Vittoria e ombra ieri a Reggio Emilia per l'Inter

Marco Macca

Una vittoria importantissima, ottenuta su un campo storicamente difficile per i colori nerazzurri, riportatisi a -1 dalla Juventus. Eppure, l'Inter non può essere pienamente soddisfatta del risultato del Mapei Stadium contro il Sassuolo, soprattutto perché ottenuto dopo 20' di vera sofferenza (arrivati, comunque, dopo più di un'ora di dominio evidente). L'ora di gioco spettacolare ha lasciato spazio agli incubi del fantasma della Pazza Inter che Antonio Conte, imbufalito al fischio finale, sta cercando in tutti i modi di estirpare:

DI NUOVO A -1 - "L’Inter è tornata subito a un punto dalla Juve - scrive la Gazzetta dello Sport -, ha risposto al gol di CR7 con i 4 di Lautaro e Lukaku. Il primo ha affiancato il portoghese (4), il secondo lo ha superato (5). La squadra ha reagito rabbiosa alle due sconfitte (Barcellona e Juve) segnando già al 2’. Ha battuto il Sassuolo contro cui aveva perso 7 degli ultimi 9 incroci, su un campo che non violava da 3 anni. L’Inter torna con il forziere pieno, eppure Conte, al fischio finale, ha imbucato il tunnel a passo di carica, più imbelvito che influenzato".

PAZZA INTER - "Per la prima volta ha subito 3 gol, ma soprattutto per la prima volta ha rivisto la “pazza Inter” che aveva promesso di estirpare. In vantaggio 4-1 al 29’ del secondo tempo, quando il Sassuolo sembrava una zattera alla deriva, l’Inter ha subito i gol di Djuricic e Boga e ha chiuso in difesa, senza punte, tremando a ogni cross. Come ai vecchi tempi, quando Recoba rimontava la Samp. Il Biscione si è ribellato al Domatore. Un contropiede genetico. Non è roba da Conte subire gol quando sei in pieno controllo, perché vuol dire aver smollato testa e anima. All’Inter è successo nel primo tempo, quando ha permesso a Berardi (16’) di pareggiare il vantaggio lampo di Lautaro (2’) e nel finale dopo che la doppietta di Lukaku (38’, 45’) e il rigore del Toro nella ripresa (6’) avevano apparentemente chiuso la storia del match".

(Fonte: la Gazzetta dello Sport)

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