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Pistocchi: “Conte? Già al Tottenham non era quello dell’Inter. Con DeLa…”

Pistocchi: “Conte? Già al Tottenham non era quello dell’Inter. Con DeLa…” - immagine 1
Il pensiero del giornalista a proposito dell'ex allenatore nerazzurro che sta per accasarsi al Napoli
Daniele Vitiello Redattore/inviato 

Antonio Conte è prossimo ad essere ufficialmente il nuovo allenatore del Napoli. Maurizio Pistocchi, attraverso il suo profilo su X, ha approfondito il discorso. Cosa attende l'ex allenatore dell'Inter? Si legge: "Quello tra Conte e il Napoli sarà il matrimonio dell’anno o rischia di essere un fallimento? L’ultimo Antonio Conte, quello al Tottenham, non era quello dell’Inter, a partire dalla disposizione, passata dal 3-5-2 al 3-4-2-1, con la coppia Son Kulusevski alla spalle di Kane, e due mediani di lotta e governo, Bentancurt Hojbjerg a centrocampo. Nel Napoli di Conte, considerando la probabile cessione di Osimhen al Chelsea, per Lukaku + 80mln€- e sempre che Kvarathskelia -per il quale potrebbe esserci un ruolo più centrale, alla Son- rimanga, ci saranno un po’ di scelte da fare. Soprattutto a centrocampo, alcune -Lobotka Politano- molto dolorose.

Conte

Dal punto di vista tecnico, mi sembra evidente come l’idea di calcio di Conte non sia coerente con quelle dei precedenti allenatori del Napoli. Da Benitez in poi, idea esaltata prima da Sarri e poi da Spalletti con gioco e risultati eccellenti, ma che si avvicini di più a quella del primo Mazzarri, calcio codificato, difesa bassa e ripartenze. Sarà apprezzato dal pubblico esigente del Maradona, abituato da anni ad un calcio di possesso e dominio? Se arriveranno subito i risultati certamente si, in caso contrario sarà un problema. C’è poi il nodo ADL, con il quale tutti i precedenti allenatori hanno avuto un rapporto difficile da gestire. E ci sono i vari problemi di un club con molte carenze organizzative, che il tecnico salentino dovrà gestire con il suo staff e la sua grande esperienza.


Insomma, Conte è bravo. Molto bravo, avrà voglia di rivincite, dopo l’ultima non esaltante esperienza con il Tottenham. Il suo Napoli sarà competitivo, ma la sua scelta costituisce tecnicamente una inversione di tendenza rispetto a quelle fatte dal Napoli negli ultimi 10 anni (ritorno di Mazzarri a parte): sarà l’uomo giusto per la ricostruzione? Qualche dubbio mi viene, ma la piazza lo aspetta come il Messia. E allora: in bocca al lupo".

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