"Un capitolo a sé meritano i due parametri zero che, almeno sulla carta, sembravano poter essere “co-titolari”, seppure pure loro un po’ stagionati. Zielinski ha purtroppo confermato la flessione già mostrata nell’ultima stagione al Napoli, mentre Taremi - che a Torino ha sprecato l’ennesima grande chance - oltre all’ambientamento in un calcio nuovo per lui sta probabilmente patendo il fatto di non avere il posto fisso, il che non gli permette di trovare la continuità di rendimento che aveva mostrato al Porto. Il peccato più grave dell’estate però è il fatto di non aver regalato a Inzaghi un attaccante che sapesse saltare l’uomo (il sogno era Gudmundsson), pedina che avrebbe garantito all’allenatore un’importante soluzione tattica in più. E così con la Juve per provare a cambiare qualcosa Inzaghi ha rispolverato Correa che, dopo aver rifiutato (pure a gennaio) ogni destinazione, è rimasto a scadenza di contratto. Almeno lui, nel dna, ha però caratteristiche diverse dagli altri attaccanti in rosa", la chiosa di Tuttosport.
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