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Inter Club Praga, il Pres. a FCIN1908: “Zanetti, Berti e la fratellanza nerazzurra in Rep. Ceca”

Alessandro De Felice Redattore 

E le speranze per il futuro?

Di crescere ancora come numero di soci. Prima di tutto siamo un gruppo di amici, e la cosa bella è che il club si è modellato sulle nostre personalità: siamo moderati, tranquilli, e si respira un bell’ambiente. Molti hanno fatto nuove amicizie, trovato contatti di lavoro, insomma, c’è uno scambio continuo. Ci ritroviamo sempre in 10-15 persone a partita fino a 30-35 nei big match: è un momento piacevole, anche per chi magari è più sedentario, perché così esce e sta in compagnia, mangiando qualcosa di buono e tifando insieme. Poi, ultimamente, i risultati sportivi ci sorridono, quindi è ancora più bello. La mia speranza personale è che l’Inter Club possa vivere anche quando io non ci sarò più. Vorrei aver costruito qualcosa di duraturo, che rimanga nel tempo e non sia vincolato solo a me. Ogni anno ci poniamo traguardi che un tempo sembravano impossibili: prima i 50 soci, poi 75, poi 100, e così via, fino a superare quota 160. Vedremo dove arriveremo”.

Quali sono i vostri sogni?

"Sicuramente un’altra finale di Champions da vincere tutti insieme! Sarebbe stupendo. Sugli incontri con la dirigenza, ogni tanto capita. L’ultima volta abbiamo incontrato Marotta, altre volte Zanetti. L’Inter in questo è sempre molto disponibile e gentile. Nicola Berti, poi, è disponibilissimo: l’ho incontrato varie volte anche a Milano".


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