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Bergomi: “Onana, piede come Maignan. Con Bremer si cambia. E Mkhitaryan permette di…”

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Beppe Bergomi, ex capitano dell'Inter, è intervenuto ai microfoni di Radio Nerazzurra: queste le sue dichiarazioni

Marco Astori

Beppe Bergomi, ex capitano dell'Inter, è intervenuto ai microfoni di Radio Nerazzurra per parlare dei principali temi di attualità della Beneamata. Queste le sue considerazioni sul ritorno di Lukaku: "Io stravedo per Lukaku, non solo sotto l'aspetto tecnico, ma ci ricordiamo che in quei due anni era in empatia con pubblico e compagni, era importantissimo. Lui l'ha voluto fortemente, l'Inter voleva farlo prima di tutto: gli attaccanti hanno fatto bene ma mancava la profondità, la forza fisica e quel dominare. Io sono felicissimo del ritorno di Lukaku".

Cambiare 3/4 della difesa è un rischio?

"Lo è, per me il calcio è un gioco di conoscenza: più giochi insieme, meglio è. Quando ci sono cambiamenti ti prendi rischi: Skriniar è uno dei giocatori che creano identità, non lo toccherei mai. Lui come Bastoni, Barella e Lautaro hanno l'Inter nel cuore. Sappiamo di non poter prendere tanti giocatori senza dar via qualcuno, vedremo cosa succederà. Bremer è più un centrale, Milenkovic può stare sul centro-destra: cambierà il modo di impostare, Bremer non è De Vrij. Ma si può pensare anche di non costruire da dietro, Onana calcia benissimo, ha i piedi come Maignan. Si può pensare di andare subito di andare in profondità e andare con la linea alta perché Bremer ti dà copertura: i nostri erano bravi ma in campo aperto soffrivano. Si può pensare di organizzare una difesa in modo diverso".

Inzaghi cambierà i movimenti della squadra?

"Non lo so, sono curioso: conoscendo Simone non penso cambierà molto, gli acquisti sono per il 3-5-2. Io ho fatto una domanda a chi fa mercato all'Inter su un altro Perisic in Europa e mi hanno detto che non c'è: con quelle caratteristiche è difficile trovarlo. Allora vai su terzini che fanno tutta fascia: lì perdi, ma abbiamo un parco attaccanti forti".

Potremmo rivedere l'Inter di Conte molto corta?

"No perché io ho in mente le squadre di Inzaghi: la Lazio aggrediva le partite, noi anche. Diventa difficile pensare di ragionare come Conte. Inzaghi ha le proprie caratteristiche, cercherà di imporre il suo gioco. Quante volte abbiamo segnato e poi faticato a chiuderla? Adesso magari puoi tirarti un po' indietro e la velocità di Lukaku può essere determinante. Io sono convinto che la farà giocare come l'anno scorso, era bella l'Inter".

Mkhitaryan vicino a Calhanoglu ogni tanto?

"L'anno scorso, avendo visto bene la Conference, l'ho seguito tantissimo: Jose l'ha fatto giocare anche nei mediani davanti alla difesa, puoi usarlo come mezzala con Calhanoglu facendo rifiatare Barella. Può esserci una rotazione diversa e puoi giocare con due mezzali con qualità: ha già gamba di Calhanoglu. Possono coesistere insieme".

 

 

 

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