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Avv. Grassani: “Conte ha violato i suoi doveri: l’Inter può licenziarlo e chiedere un risarcimento”

Le parole dell'avvocato ed esperto in materia sportiva dopo gli sfoghi dell'allenatore nerazzurro al termine dell'ultima partita

Alessandro De Felice

L'avvocato Mattia Grassani ha parlato a La Gazzetta dello Sport delle dichiarazioni di Antonio Conte e delle possibili conseguenze legali dell'Inter nei confronti del tecnico leccese: "Con il suo comportamento, Conte ha violato i doveri di fedeltà, riservatezza ed obbedienza su di lui incombenti. Il lavoratore dipendente, ostinatamente riottoso, reiteratamente critico e in aperta polemica con il datore di lavoro commette grave inadempimento del contratto di prestazione sportiva vigente e ne assume le conseguenze. E la correzione di ieri non cancella né sminuisce la gravità del comportamento tenuto da Conte".

Se ci sono gli estremi per una sanzione disciplinare o addirittura per un licenziamento per giusta causa di Conte?

"Sì, sussistono tutti i presupposti affinché l’Inter proceda legalmente nei confronti di Conte. La sola sanzione economica rappresenta il “minimo sindacale” ma, vista la gravità di quanto accaduto, la posizione ricoperta da Conte, la retribuzione percepita, non vedrei peregrina anche l’azione di licenziamento in tronco, accompagnata da una richiesta risarcitoria per danno patrimoniale e non con molti zeri. Precedenti? Il sistema giuslavoristico attuale riconosce alle società sportive il potere disciplinare diretto, il che significa che il club licenzia e, eventualmente, il lavoratore impugna la misura. Fino alla sentenza, però, e parliamo di anni, Antonio Conte non vanterebbe alcun diritto, nemmeno economico, nei confronti dell’Inter. I casi recenti tra i tecnici che possiamo ricordare riguardano il licenziamento di Petkovic da parte della Lazio, di Delio Rossi da parte della Fiorentina e di Davide Ballardini da parte del Cagliari".

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