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Icardi: “L’Inter non è come le altre squadre. Spero di segnare tanti gol. La fascia…”

Il bomber argentino è diventato un papero per Topolino e ha risposto alle domande dei bambini che sono andati a trovarlo alla Pinetina

Eva A. Provenzano

Maurito in un attimo è diventato Icarduck ed è entrato a pieno diritto nel mondo dei paperi. Per i centodieci anni dalla sua fondazione, Topolino, il celebre giornalino di fumetti della Disney, ha omaggiato l'Inter e ha dedicato una sezione speciale ai colori nerazzurri. I bambini prescelti dal giornalino sono stati alla Pinetina e hanno avuto modo di intervistare anche il bomber argentino che li ha messi tutti vicino a sé dietro il tavolo delle conferenze stampa dell'Inter House facendoli esultare con le mani dietro alle orecchie, come lui non riesce a fare da un po' ma spera di tornare a fare presto.

Ecco il botta e risposta tra i bimbi e Mauro Icardi:

Quale partita dell'Inter ricordi con più emozione?

La finale di Champions League del 2010. E il 3 a 2 nel derby a ottobre, in cui ho fatto tripletta.

-Quanta responsabilità c'è a diventare capitano dell'Inter a soli 22 anni?

Tantissima, a quell'età non è normale ma è nel mio carattere affrontare le sfide. Ricevere la fascia di Javier Zanetti mi ha dato tanto come calciatore e come uomo. Rappresento con orgoglio la squadra e i tifosi, cerco di fare del mio meglio.

-Ma quanti tatuaggi hai? 

Tantissimi. I più belli sono quelli che rappresentano i miei figli e mia moglie. Ne farò di altri. 

-Cosa significa per te l'hashtag amala'?

È la sintesi di questo club; ci si vuole tutti bene, come in una famiglia, che vive in amore. Lavoriamo insieme per il bene di tutti. E' l'Inter: non tutte le squadre sono così.

-Cosa regalerai all'Inter per il 110° compleanno?

Spero tanti gol, e titoli, che portano gioia e soddisfazione.

Cosa provi in campo davanti a più di 70mila persone?

-È straordinario, c'è tutta quella gente che urla: 'Forza Inter' e il tuo nome! È una gran fortuna poter provare quest'emozione.

-Come ti senti sul dischetto del rigore?

È una responsabilità forte, tutta la fiducia della squadra è nei miei piedi, migliaia di tifosi ti guardano trattenendo il fiato. Ma bisogna calciare. È il mio ruolo.

-Chi è il miglior calciatore dell'Inter di sempre? E del mondo?

Javier Zanetti. E Lionel Messi. Argentini come me.

-Ti sei visto sull'album delle figurine? 

Sì, i miei figli fanno la raccolta. Quando mi vedo dico 'toh, chi c'è qui...' e rido. 

-Come ti senti ad essere diventato un papero?

E' bellissimo, insieme a Paperino, poi. Mi piace essere vicino ai bambini anche in questo modo e che riescano a vedermi anche in maniera diversa rispetto a come mi vedono sul campo. 

(Fonte: Topolino n. 3251)

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