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ANALISI – Inter camaleontica e spietata: Mancio ha sempre la soluzione. Finalmente over

Più organizzata e concreta di Roma e Fiorentina, finora più continua anche dello spumeggiante Napoli di Maurizio Sarri, meritatamente in vetta al termine della tredicesima giornata di campionato. L’Inter archivia la pratica Frosinone,...

Daniele Vitiello

Più organizzata e concreta di Roma e Fiorentina, finora più continua anche dello spumeggiante Napoli di Maurizio Sarri, meritatamente in vetta al termine della tredicesima giornata di campionato. L'Inter archivia la pratica Frosinone, non senza qualche difficoltà di manovra, a dispetto di quanto possa far immaginare il tabellino finale. Gioisce Roberto Mancini, autore di un'altra giocata di gran classe, studiata a tavolino, per sconvolgere l'ennesima volta gli avversari e - indirettamente - anche la stampa. Tredici formazioni in tredici gare diverse, Inter camaleontica e spietata, pronta a sfoderare l'arma giusta per qualsiasi circostanza, l'asso nella manica per lasciare tutti di sasso. Proprio come Jonathan Biabiany, il coniglio dal cilindro che un po' ha fatto sorridere gli scettici prima del calcio d'inizio, pronti a puntare il dito contro il tecnico di Jesi. Si sfregavano le mani, immaginando un tonfo che, visto l'avversario (prima uscita a San Siro della sua storia) avrebbe fatto abbastanza rumore. Occasione sciupata? Nient'affatto. Prova di maturità superata in pieno da un gruppo che ha mostrato di avere la stessa fame che appena un lustro fa ha portato a traguardi importanti. E fondamentale, strada facendo, sarà come ieri sera l'apporto di tutti gli elementi. Con un Ljajic in grandissimo spolvero, Icardi e Jovetic hanno ancora un po' di tempo a disposizione per migliorare, con un pizzico di generosità reciproca in più, la loro intesa.

OVER - La storia degli 1-0, almeno per una settimana, è da riporre in archivio, bisognerà cambiare ritornello per rompere le scatole ad una squadra che, al di là, di qualsiasi pronostico guarda tutti dall'alto, a quota 30 punti, bottino raggiunto a metà stagione l'anno scorso. È una classifica, sia chiaro, che non rispecchia i valori tecnici del campionato. Bisogna essere onesti, Napoli e Roma hanno a disposizione un organico migliore, ma, considerate le vertigini dovute all'alta quota e gli impegni europei, potrebbe non bastare e l'Inter ha l'obbligo di continuare a lavorare in questo modo, sin prisa sin pausa, godendosi la gioia del momento, ma senza mai abbassare la guardia. A proposito delle ambizioni nerazzurre, lo scontro diretto contro gli azzurri al San Paolo di lunedì prossimo dirà tanto e consentirà a tutti di avere idee ancora più chiare su un campionato che, al di là di tutto, è sicuramente fra i più belli ed avvincenti del dopo Calciopoli.