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Mancini: “Scudetto perché no? La strada di Thohir è giusta, modello inglese. Mou…”

Mancini ha parlato a World Football, programma radiofonico di BBC World Service. Ecco le parole del tecnico nerazzurro raccolte da FCINTER1908.IT: “La Serie A è un campionato molto difficile, quest’anno ci sarà bisogno di aspettare...

Eva A. Provenzano

Mancini ha parlato a World Football, programma radiofonico di BBC World Service. Ecco le parole del tecnico nerazzurro raccolte da FCINTER1908.IT: "La Serie A è un campionato molto difficile, quest'anno ci sarà bisogno di aspettare tre o quattro mesi perché si definiscano i valori, ma dopo una decina di partite le squadre migliori emergeranno"

INTER-JUVE - "È il derby d'Italia, è la partita più importante che c'è in Italia. La Juventus ha recuperato tutti gli infortunati e la Juventus, al completo, è una delle migliori squadre in Italia. Hanno recuperato Marchisio, non so se recupereranno Morata ma la Juventus è la Juventus. Noi siamo secondi, loro sono a metà classifica ma sarebbe un bel segno per il campionato se vincessimo. Non vinciamo a San Siro da cinque anni contro la Juve. Potrebbe essere un'ottima stagione per noi".

JUVE E SCUDETTO - "Dopo 4 anni è normale che ci possa essere qualche difficoltà e hanno anche perso tre giocatori importanti. Ma alla fine penso che la Juventus lotterà per il titolo. Fanno le coppe? Uno preferisce giocare la Champions, è normale. Ma potrebbe essere un bel vantaggio per noi durante l'anno, per esempio a dicembre-gennaio-febbraio. Vincere lo scudetto? Perché no, è possibile. Abbiamo una buona squadra, buoni giocatori. Penso saranno importanti le prossime partite"

SPERANZE - "Qualcosa è cambiato dalla prima volta che sono stato allenatore dell'Inter, ora è un club diverso, ma l'Inter è uno dei più grandi club del mondo e l'obiettivo dev'essere sempre lo stesso. L'Inter è l'Inter, molte cose sono cambiate nel corso del tempo ma l'Inter è sempre l'Inter e deve cercare di vincere campionati e coppe sempre. Prima il presidente era Massimo Moratti, il club era come una famiglia, ora è difficile per una persona sola gestire un club perché i club hanno bisogno di tantissimi soldi. Hai bisogno di tante persone che lavorano in modo diverso. Ci sono club come Bayern, Real, Manchester United che fatturano tanti soldi, in Italia è tempo di cambiare e l'Inter sta cambiando. Il modello è quello inglese, non si può più pensare che una persona finanzi da sola un club"

PROPRIETARI STRANIERI - "Penso che sia una buona cosa, altri club possono farlo. Cambia la nostra mentalità e questo potrebbe riportare i campioni in Italia come 10 anni fa. Bisogna riportare i top player in Italia, il campionato è migliorato in questi due anni ma bisogna fare di più. Ora i campioni giocano in Inghilterra, magari in Germania. 10-15 anni fa tutti i giocatori migliori giocavano in Italia. Se dovessimo riuscire a riportarli in Italia potremmo migliorare ancora. I soldi sono importanti perché senza i soldi è difficile portare i campioni. Penso che il calcio italiano possa tornare a competere per la Champions League. Il problema è quando abbiamo perso il posto in Champions perché in Italia ci sono 4-5 squadre che possono giocare in Champions senza problemi ma dobbiamo recuperare lo spot perso".

IL LAVORO - "Sono vecchio ormai, faccio l'allenatore da 15 anni. Per un tecnico che è stato un buon giocatore all'inizio è difficile ma dopo è facile, quando hai accumulato esperienza. Devi conoscere il lavoro, non solo tatticamente, ma devi avere anche un buon rapporto con i giocatori e non è facile perchè hai molti giocatori che vengono da diversi paesi e per questo se hai esperienza è meglio".

CHELSEA E BALOTELLI - "Penso che sia come la Juve. Hanno dei problemi ma torneranno in alto perché hanno una buona squadra, un buon tecnico e credo non avranno problemi a qualificarsi per la prossima Champions. Non credo che vinceranno la Premier, la vincerà il City. Ma penso che Mourinho possa raggiungere la Champions perché ha abbastanza esperienza. Il cuore a Manchester? Sono stato lì tanto tempo, è stata una fantastica esperienza con l'ambiente i giocatori. Balotelli? Ho parlato con Mario al derby, spero che possa tornare a giocare come 2 o 3 anni fa perché è un talento. Penso che l'Italia abbia bisogno di Mario come giocatore perché può fare la differenza. Credo che debba solo comportarsi bene e pensare al suo lavoro perché è solo con il lavoro duro che può tornare ai livelli di 3-4 anni fa".GLI OBIETTIVI - "Un club come l'Inter deve puntare sempre al massimo, abbiamo cominciato la stagione molto bene, vogliamo rimanere in alto, il nostro obiettivo è restare nelle prime tre ma non sappiamo cosa può succedere in questa stagione. Dobbiamo fare del nostro meglio".