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Notte fonda al Dall’Ara? Ljajic illumina e salva l’Inter. Kondo a due facce

Primi per una notte. Non doveva esserci esito diverso, ad Appiano Gentile non avevano minimamente calcolato la possibilità di tornare a casa senza i tre punti dalla trasferta bolognese. In casa Inter, probabilmente ne avrete sentito parlare in...

Daniele Vitiello

Primi per una notte. Non doveva esserci esito diverso, ad Appiano Gentile non avevano minimamente calcolato la possibilità di tornare a casa senza i tre punti dalla trasferta bolognese. In casa Inter, probabilmente ne avrete sentito parlare in questi giorni, la vittoria mancava da più di un mese. Lo hanno ripetuto fino alla noia e ora dovranno trovare un nuovo tormentone. E dire che inizialmente, come a Palermo, la gara si è dimostrata più scorbutica del previsto: avversari chiusi, ben disposti in campo, pronti a colpire alla minima disattenzione. Partita brutta, con l'Inter vicina a capitolare in un paio di situazioni per via di un centrocampo poco attivo e sveglio in fase di copertura, ma anche di un Ranocchia ancora una volta lontano dal tasso di cattiveria agonistica necessario in questi impegni. 

Difficile trovare l'apriscatole in fase offensiva con un Kondogbia a spasso per tutto il primo tempo e con Melo lontano dallo smalto dei primi impegni di stagione. Al termine del primo tempo Mancini si fa sentire, rigetta la sua squadra in campo dopo appena 10 minuti con l'imperativo di conquistare i tre punti. L'espulsione di Melo, la terza in dieci partite, frutto dell'eccessiva rigidità del signor Banti, ha avvicinato i nerazzurri al baratro. Notte fonda? Rischio sventato grazie al talento e al dinamismo di Adem Ljajic, faro del reparto avanzato nerazzurro, unica fonte di luce con l'estro di Jovetic al calduccio in panchina. Così, paradossalmente, con una mediana meglio sistemata e Kondogbia più sicuro e lucido, spostato nel ruolo a lui più congeniale, la Beneamata ha iniziato ad ingranare. Il serbo, dopo uno schiaffo metaforicamente restituito a Delio Rossi, merita la riconferma contro la Roma.

Capitolo a parte merita il prodigio di Handanovic. Un vero e proprio gol, frutto d'istinto e talento, che ha permesso alle coronarie dei tifosi nerazzurri di tornare a svolgere il loro regolare lavoro. Indicazioni importanti anche in questa circostanza per Mancini, costretto a continuare a lavorare ancora una volta in settimana sulla concentrazione di un reparto arretrato che ha il dovere di prestare attenzione dal 1' al 95'. Per puntare in alto bisogna eliminare definitivamente queste amnesie.