twinter

Prandelli: “Colpito da una frase di Mancini. A Napoli farà  giocare Icardi e Jovetic ma…”

In vista della grande sfida tra Napoli e Inter di lunedì sera, Il Mattino ha intervistato l’ex ct della Nazionale Cesare Prandelli. Queste le sue parole sul momento delle due squadre e sugli uomini decisivi:  Fosse lei l’allenatore...

Andrea Della Sala

In vista della grande sfida tra Napoli e Inter di lunedì sera, Il Mattino ha intervistato l'ex ct della Nazionale Cesare Prandelli. Queste le sue parole sul momento delle due squadre e sugli uomini decisivi: 

Fosse lei l'allenatore dell'Inter, come fermerebbe il 4-3-3 di Sarri?

Mica facile. Proverei a non far ragionare i suoi pensatori in campo, a spezzare il più possibile il ritmo del gioco, a dar fastidio a quel calcio così tanto studiato a tavolino. 

A parole sembra facile. Ha ragione, a parole. L'Inter ha nella fisicità del suo centrocampo un'arma assai insidiosa per la qualità degli uomini che il Napoli ha là nel mezzo. Sarà divertente vedere come si evolverà la partita, tenendo conto delle mille risorse che ha Mancini a disposizione. La sfida si deciderà a centrocampo?Si decide nlla capacità che Napoli e Inter avranno di accorciare il più possibile la distanza tra centrocampo e difesa.E' davvero la sfida scudetto?Non credo che sarà una corsa a due tra Napoli e Inter. La Juve rientrerà, ho rivisto nei bianconeri la convinzione della propria forza. E la Fiorentina di Sousa ha una brillantezza che non viene oscurata dal pareggio di Empoli. E tener fuori la Roma è davvero impossibile. Pensiero comune: come gioca male questa InterEppure ha una dote enrome: cerca il gol fin dal primo secondo della partita e intorno a quel gol, che trova sempre, costruisce la partita. Non si vincono per fortuna tutte queste gare per 1-0.Del Napoli si sa tutto. Dell'Inter neppure se gioca a 4 o a 5 in difesa. Chi è avvantaggiato da questo?Io la penso come Sarri: per vincere lo Scudetto basta una rosa di 20 giocatori. D'altronde avere 11 titolari significa aver già raggiunto un'identità. E questp dà sicurezza perché è un segnale di grande forza.

Cosa che non ha l'Inter?Calma. Ha 30 punti, è la capolista. Mancini ha fatto della sorpresa e della mutazione della sua squadra l'arma in più. Pochi giorni fa mi ha colpito una sua frase: >. Uno come lui che da calciatore cercava solo la bellezza, la insegue anche da allenatore. E la troverà.

Chi farà giocare in attacco al San Paolo?Sia Icardi che Jovetic. Ma è chiaro che è una partita che un singolo da solo non può vincere. Qui si scontrano due delle organizzazioni di gioco migliori del nostro campionato. E poi a mio avviso c'è solo un calciatore che può fare la differenza in questo momento: Hamsik. Non sbaglia un passaggio e fa sempre il movimento giusto. Merito di Sarri il suo recupero e De Laurentiis fa bene a blindarlo.