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Il racconto delle Leggende dell’Inter nel libro di Ramazzotti. Ricordando i fuoriclasse nerazzurri

Il giornalista del Corriere dello Sport, che segue la squadra milanese da 15 anni, racconta 30 campioni che hanno fatto la storia interista

Eva A. Provenzano

È la vita vera che si fa romanzo. La storia di uomini che sembrano personaggi inventati, usciti da un racconto e invece veri, verissimi. Uomini che sono diventati leggenda per loro gesta sportive. E di quelle nerazzurre parla AndreaRamazzotti, giornalista del Corriere dello Sport che da 15 anni segue l'Inter da inviato, nel libro che si chiama "Le leggende dell'Inter, i fuoriclasse della storia nerazzurra", edito da Darkos.

E quei due colori perfetti insieme aprono ai ricordi dei tifosi interisti: ognuno ha i suoi miti, i suoi campioni ai quali ha giurato fedeltà. Ognuno prova un'emozione forte e intensa quando ricorda quel gol o quel gesto da supereroe, arrivato magari nel momento meno atteso. Difficile scegliere le leggende di una storia secolare come quella dell'Inter. L'autore del libro offre la sua chiave di lettura componendo una rosa di 30 uomini che hanno attraversato la storia della Beneamata. Non pretende che siano proprio quelli giusti, ma come una allenatore fa la sua scelta per comporre una squadra che ritiene la migliore.

La sua rosa è stata composta in ordine alfabetico. Dalla A di Altobelli, alla B di Beccalossi, fino alla rovesciate di Bonimba. Ma c'è anche spazio per quel rubacuori di Berti, per quel computer di Cambiasso. Per le punizioni di Corso, per i segni profondi che Eto'o ha lasciato nella storia nerazzurra nonostante sia rimasto a Milano solo due anni. E poi arriva la F di Facchetti che ha insegnato a tutti che essere interisti è un onore. Giacinto ha incarnato il senso di appartenenza di chi lo ha visto giocare e di chi ha sentito raccontare le sue giornate con l'Inter sempre nel cuore. Nella lista c'è anche Ibrahimovic, il signore della pioggia, così viene definito, lui che con il suo coraggio da leader ha riportato di fatto lo scudetto nella Milano interista, dopo anni di attesa. La M di Meazza, MazzolaMaicon, Materazzi, Milito, la P di Picchi, la R di Ronaldo (quello vero, ovviamente), la S di Suarez, la V di Vieri. E poi anche la Z di Zenga e di Zanettiche è rimasto fedele all'Inter nel bene e nel male ed è un'icona riconosciuta in tutto il mondo.

Sono uomini che hanno visto la loro vita stringersi in maniera forte, fortissima, con la loro carriera da calciatori interisti. Sono diventati indimenticabili per il modo di essere, dentro e fuori da un campo di pallone, dove hanno passato la loro esistenza ad inseguire sogni e passioni senza voler mai essere in un posto diverso. Così sono diventati indimenticabili. Leggende, appunto. Da leggere, da raccontare. Da ricordare. Perché l'Inter li ha scelti e loro hanno reso indimenticabile la storia nerazzurra.

(Fonte: FCINTER1908.IT)

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