Intervenuto ai microfoni di Grand Hotel Calciomercato, Andy Van der Meyde, ex calciatore dell'Inter, ha parlato così del primo approccio dei nerazzurri nei suoi confronti e della sua esperienza in nerazzurro: "Avevo giocato contro l'Inter in Champions e avevo fatto bella figura. Loro si interessarono fortemente a me, ma io volevo rimanere all'Ajax, però il club fu costretto a cedermi. Ho dei gran bei ricordi a Milano. L'Inter è una grande squadra, con tifosi eccezionali che mi trattarono come un re. È stato pazzesco giocare in Italia e mi sono goduto al massimo quell'esperienza.
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Van der Meyde: “Amo l’Inter e i suoi tifosi, mi trattarono come un re”
Le parole dell'ex nerazzurro: "Fui messo alla porta quando subentrò Mancini che comprò troppi giocatori: eravamo in 40 in prima squadra"
Non fu facile passare dall'Eredivisie all'Italia. Ero un'ala, non un centrocampista e dovevo fare l'esterno a tutta fascia. In Olanda giocavo davanti ai miei difensori, all'Inter mi si chiedevano compiti diversi. Non fu facile tatticamente il passaggio tra i due campionati. Con Cuper avevo un ottimo rapporto. Giocavo sempre, poi con il suo esonero e l'arrivo di Zaccheroni la squadra diventò troppo difensiva. Alla fine fui messo alla porta quando subentrò Mancini che comprò troppi giocatori: eravamo in 40 in prima squadra. Fu difficile ritagliarmi il mio spazio. Ma ripeto, nessun rancore, anzi: amo l'Inter e spero di vederli sempre in alto".
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