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ESCLUSIVA Bellinazzo: “Ecco quanto perderà il calcio. Inter? Il suo problema riguarderà…”

Marco Macca

La UEFA ha fatto trapelare una cifra vicina ai 300 milioni di euro, ma mi sembra poco credibile. L'Europeo vale più di 2 miliardi di incassi, rinviarlo costerebbe forse qualche decina di milioni. Ma si tratterebbe comunque di un incasso spostato di un anno, non perso. Le città che ospiterebbero l'Europeo sarebbero 12: in tal modo, il peso non graverebbe su un solo Paese. Senza considerare che i turisti e gli appassionati di calcio di sicuro non vorrebbero viaggiare in un'Europa in piena pandemia. Mi sembra una scelta ovvia da fare.

Come se la spiega, dunque, questa reticenza da parte della UEFA nel fermare Champions League ed Europa League e nel rinvio di Euro 2020?

Prima di tutto, la UEFA è un organismo molto complesso nel processo decisionale. Ci sono stati anche dei problemi nel comprendere la gravità della pandemia. Ma poi, è evidente, perché l'Europeo è la principale fonte di entrate della UEFA. E' chiaro che, spostando l'incasso, da Nyon hanno voluto attendere il più possibile l'evolversi della vicenda per salvare la competizione, che comunque porta in cassa 2,2 miliardi, anche se dopo le spese alla UEFA rimangono circa 700 milioni. Si fa fatica a rinunciare a questo incasso, che può risolvere contratti in essere, che potrebbero anche essere rivisti al ribasso. Ma non capisco perché si parli di 300 milioni. Mi sembra esagerato. Ho letto la cifra, ma da nessuna parte si capisce come sia stata calcolata.

Il problema persiste se la stagione verrà conclusa oltre il 30 giugno (data in cui solitamente scadono i contratti dei calciatori, ndr), ma non credo sarà così. Dipende molto dall'Europeo, per questo martedì sarà un giorno decisivo. Ma anche se si dovesse andare oltre, credo che le parti in gioco troveranno una soluzione per prolungare i contratti fino al termine della stagione. Non dovrebbero esserci grossi problemi.

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