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L’Inter è come il suo allenatore, ha fame di vittorie. La società non commetta l’errore più grande

I nerazzurri calano il poker contro il Cagliari e adesso l'allenatore aspetta i rinforzi necessari per lottare fino in fondo in tutte e tre le competizioni

Gianni Pampinella

Forse non è un caso che Antonio Conte abbia deciso di chiamare la figlia Vittoria. È forte l'ossessione dell'allenatore nerazzurro nei confronti della vittoria, a tal punto che vive "la sconfitta come un lutto". Ecco perché negli ottavi di Coppa Italia contro il Cagliari, è scesa in campo una squadra determinata e con la fame di vittoria come il suo allenatore.

LA GARA - Pronti via e Lukaku è l'autore del gol più veloce della stagione: 21 secondi. Il vantaggio non placa la determinazione della squadra di Conte che fa un pressing alto e asfissiante che non permette al Cagliari di mettere in fila più di tre passaggi. L'Inter continua a creare occasioni su occasioni fino a trovare il raddoppio con Borja Valero. Lo spagnolo è stato autore di un'altra ottima prova a dimostrazione che si ha davanti un professionista serissimo. Nella ripresa lo spartito non cambia con i nerazzurri che trovano altri due gol con Lukaku (altra grande gara del belga alla sua quinta doppietta stagionale) e Ranocchia, nel mezzo il gol di Oliva. Sono tanti i segnali positivi per Antonio Conte, da Barella a Sanchez fino a Dimarco. Il centrocampista ex Cagliari è stata forse la pedina che più è mancata a Conte. Il suo dinamismo a centrocampo è fondamentale per questa squadra e per il dispendioso gioco che chiede l'allenatore. Poi c'è il ritorno di Alexis Sanchez che mancava dal 2 ottobre, più di tre lunghi mesi dove il tecnico ha dovuto rinunciare a un giocatore che se al top della condizione, è ancora devastante. Un ritorno, quello del cileno, salutato con gioia dal tecnico leccese.

DIMARCO - La nota più lieta è sicuramente la prestazione di Federico Dimarco che fin qui aveva giocato appena 19 minuti. Contro il Cagliari il giocatore ha messo in mostra tanta corsa e soprattutto tanta qualità. Risulta difficile capire perché Conte, soprattutto alla luce dell'infortunio di Asamoah, non lo abbia fatto giocare più spesso. Dimarco sembra destinato al Verona, ma il giocatore visto contro il Cagliari meriterebbe qualche altra chance da qui alla fine del campionato.

IL MERCATONonostante le parole di Marotta, lo scambio con la Roma è ormai andato in porto con Politano sponda giallorossa e Spinazzola a Milano. Con l'esterno alla corte di Fonseca, in nerazzurro si avvicina a grandi passi Olivier Giroud. Ma la partita più importante si gioca a centrocampo, è lì che capiremo le reali ambizioni dell'Inter. I nomi sono quelli di Arturo Vidal e Christian Eriksen. Se per il cileno la strada sembra sempre più in salita, per il centrocampista danese si respira un certo ottimismo in casa nerazzurra. Il giocatore del Tottenham rappresenterebbe quell'innesto di qualità che manca al centrocampo nerazzurro, quel top in grado di cambiare volto a una squadra. Dopo un grande girone di andata, sarebbe un errore non mettere a disposizione di Conte i rinforzi necessari per lottare fino alla fine con Juve e Lazio. Se lo merita l'allenatore per il lavoro fin qui svolto e se lo meritano soprattutto i tifosi.

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