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Ronaldo: “Inter-Barça impressionante, gli occhi di Acerbi…. Lautaro? 2 cose mi hanno stupito”

Andrea Della Sala Redattore 

Sicuramente meno dell’Inter.

«Su questo argomento sono preparato: ogni tanto parlo con Piero Ausilio, abbiamo cenato insieme ora che sono venuto a Milano. Anche negli ultimi due mercati, e pure gli anni prima, hanno dovuto fare un lavoro molto “obbligato”, anzitutto rispettando i bilanci: come tanti ds sono costretti a dire oggi, bisogna essere bravi con le idee, non solo con i soldi. Nel caso dell’Inter, anzitutto con le idee: direi che sono stati molto bravi».

Luis Enrique ha meno attaccanti di cui doversi preoccupare?

«Nell’Inter non segnano solo Lautaro e Thuram, perché gioca in un modo diverso: è tutta la squadra ad “accompagnare” loro due. Certo, sapere di poter avere minuti di qualità anche da Taremi, e magari Arnautovic, sarebbe molto importante per Inzaghi. Di Lautaro mi hanno impressionato due cose: lo sguardo che aveva la sera di Inter-Barça, non stava bene eppure sembrava che volesse mangiare la partita. E immagino come a Monaco vorrà mangiare il pallone, visto che avrà recuperato anche fisicamente. Quella faccia me la aspetto anche da tutti gli altri interisti, da Barella in giù».

E la seconda cosa che l’ha colpita di Lautaro?

«Ho visto le sue foto di venerdì, sembrava davvero disperato per lo scudetto perso e un capitano sa trasformare la rabbia in qualcosa di positivo. E trascinare la squadra trasmettendo voglia di riscatto».

A proposito: è stato uno scudetto perso o buttato?

«Buttato è una brutta parola, anche poco rispettosa per il Napoli. È vero che l’Inter sulla carta era più forte del Napoli. Ma è vero anche che l’Inter è in finale di Champions per la seconda volta in tre anni: io non solo non l’ho vinta, ma non sono neanche mai arrivato in finale...».