Come può approcciare una responsabilità del genere un allenatore che arriva a tutti gli effetti come seconda scelta?
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Stramaccioni: “Inter spiazzata da Inzaghi, perché la scelta Chivu! L’ho allenato e vi dico che…”
«Io non so quale scelta sia stata Chivu nei piani dell’Inter, ma sono sicuro che oggi lui sia un uomo e un allenatore felice che ha una grandissima occasione nella sua carriera, nella squadra che ama e nella città in cui vive la sua famiglia. E con un gruppo vice campione d’Italia e d’Europa».
Ha qualcosa in comune con Fabregas, dal momento che Cesc era il primo nome in lista?
«Cristian ha più esperienza di settore giovanile ad alto livello rispetto a Fabregas, mentre quest’ultimo ha qualche partita di Serie A in più. Ma parliamo di due profili molto simili come esperienza in panchina. Due grandi ex giocatori. Fabregas tecnico nerazzurro secondo me avrebbe portato a una piccola rivoluzione tecnica incidendo di più sul progetto, mentre con Chivu sono convinto che il progetto tecnico-tattico sarà più accompagnato».

Chivu può iniziare un ciclo o rischia di essere soltanto di passaggio?
«Quando alleni una squadra di questo livello devi arrivare a fine stagione cercando di alzare più trofei possibili. E’ fisiologico. L’Inter in questi anni con due finali di Champions ha dimostrato di essere una delle squadre più forti d’Europa e l’asticella rimarrà sicuramente alta».
Che cosa manca a questa Inter in termini di posizioni da coprire meglio rispetto alla rosa attuale?
«Ho sempre pensato che serva un forte difensore per integrare il reparto difensivo e far respirare maggiormente Bastoni e compagni. Credo sia necessario un altro esterno che faccia coppia con Dumfries e infine un attaccante importante di alto livello alle spalle di Lautaro e Thuram».
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