Samir Handanovic è tornato: il portiere sloveno, più volte criticato nel corso della stagione, nelle ultime partite (inclusa l'ultima contro il Milan) ha dimostrato di poter essere ancora decisivo, blindando la porta dell'Inter. Una risposta da leader, da uno che ha voglia di alzare finalmente un trofeo dopo 9 anni in nerazzurro. Del resto, come sottolinea il Corriere dello Sport, la sua esperienza a Milano non è andata fin qui come ci si poteva aspettare: "Quando fece il salto da Udine, evidentemente, le aspettative erano altre. Vale a dire alzare sì il livello, ma anche portare a casa qualche trofeo. Del resto il ricordo di un'Inter vincente, all'epoca, era ancora caldissimo. Solo un anno prima, infatti, in bacheca era finita la Coppa Italia. Mentre il Triplete era "vecchio" soltanto di un paio di stagioni".
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Inter, Handanovic è tornato: ora serve un trofeo. E l’anno prossimo…
Il portiere sloveno, in nerazzurro dal 2012, sta tornando ai suoi livelli dopo una stagione con qualche incertezza di troppo
La lunga attesa e le sirene di mercato
"Il portiere, per la verità, è sempre stato in cima alla lista di rendimento del ruolo. La squadra nerazzurra, invece, non è mai riuscita a salire in vetta ad un qualsiasi podio, che fosse campionato, Coppa Italia o competizione continentale. Solo nella scorsa annata ci è andata vicino, con la finale di Europa League persa contro il Siviglia. Normale, insomma, che Handanovic abbia anche pensato di andare via. Tra i suoi desideri, ad esempio, c'era quello di giocare la Champions. E in passato c'è stato pure un corteggiamento del Barcellona e, si dice, anche del Manchester City. Non se n'è fatto nulla".
Di nuovo al top, garanzia per il futuro
"Restare al top a quasi 37 non è mai semplice. E forse anche per questa ragione, l'attuale stagione, per Handanovic, è stata forse quella più controversa. Nel senso che il numero dei miracoli a cui aveva abituato tutti si è abbassato ed è spuntata qualche incertezza in più. Nel derby, però, è tornato ad essere decisivo, con quelle tre parate consecutive nello spazio di 52” che hanno impedito al Milan di pareggiare. [...] Nel frattempo, l'Inter si guarda attorno a caccia di un erede non facile da trovare. La certezza, però, è che lo sloveno sarà il numero uno anche nella prossima stagione".
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